Differenze tra le versioni di "Prot (The Dragon Slayer)"

by Blue
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= La storia di Prot il Guerriero =
 
= La storia di Prot il Guerriero =
 
Durante l'avventura a Rivachiara, in una casetta abbandonata Prot rinviene delle pergamene, che si fa tradurre da [[Salazar Galanodel|Salazar ]]. Si tratta della sua stessa biografia, scritta in linguaggio umano comune in parte da sua madre e in parte da un narratore anonimo. Il titolo è ''La storia di Prot il Guerriero''. Il testo è giunto a noi in forma quasi del tutto integrale ed è qui sotto riportato.
 
Durante l'avventura a Rivachiara, in una casetta abbandonata Prot rinviene delle pergamene, che si fa tradurre da [[Salazar Galanodel|Salazar ]]. Si tratta della sua stessa biografia, scritta in linguaggio umano comune in parte da sua madre e in parte da un narratore anonimo. Il titolo è ''La storia di Prot il Guerriero''. Il testo è giunto a noi in forma quasi del tutto integrale ed è qui sotto riportato.
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== Nascita ==
 
 
“Prot? Scordatelo! Non chiamerei mio figlio Prot neanche sotto tortura. È un nome così barbaro, così gutturale, così…”
 
“Prot? Scordatelo! Non chiamerei mio figlio Prot neanche sotto tortura. È un nome così barbaro, così gutturale, così…”
 
“Orchesco? Sai com’è, Viola, si sta parlando di mio figlio, il figlio di un orco. E non un orco qualsiasi: il grande Grunt, capo della tribù di Farterund, il cui fratello maggiore (pace all’anima sua) si chiamava Prot, il cui padre si chiamava Prot, il cui padre del padre si chiamava Prot, e così via da generazioni. E poi avevamo deciso così: se è maschio lo scelgo io se è femmina lo scegli tu. Non vorrai metterti a discutere con un orco.”
 
“Orchesco? Sai com’è, Viola, si sta parlando di mio figlio, il figlio di un orco. E non un orco qualsiasi: il grande Grunt, capo della tribù di Farterund, il cui fratello maggiore (pace all’anima sua) si chiamava Prot, il cui padre si chiamava Prot, il cui padre del padre si chiamava Prot, e così via da generazioni. E poi avevamo deciso così: se è maschio lo scelgo io se è femmina lo scegli tu. Non vorrai metterti a discutere con un orco.”
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“Una gonna?” sussurra tra sé e sé Prot.
 
“Una gonna?” sussurra tra sé e sé Prot.
 
“Guarda che ti ho sentito!” riprende Viola risentita, ma sorridendo leggermente. “Sto parlando di un dono forse ancora più importante: la verità.” E mentre entrambi si mettono a sedere, Viola inizia a raccontare la sua storia.
 
“Guarda che ti ho sentito!” riprende Viola risentita, ma sorridendo leggermente. “Sto parlando di un dono forse ancora più importante: la verità.” E mentre entrambi si mettono a sedere, Viola inizia a raccontare la sua storia.
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“Devi sapere che molto tempo fa un gruppo di umani saggi, la maggior parte dei quali maghi, si staccò dalla grande città per stabilire un piccolo villaggio proprio al di là di questo confine. I Senzienti, così decisero di chiamarsi, si erano stufati delle continue guerre e della violenza, e volevano creare un luogo ameno in cui perseguire la ricerca di nuove scoperte scientifiche e magiche, senza il continuo disturbo causato dalla guerra.
 
“Devi sapere che molto tempo fa un gruppo di umani saggi, la maggior parte dei quali maghi, si staccò dalla grande città per stabilire un piccolo villaggio proprio al di là di questo confine. I Senzienti, così decisero di chiamarsi, si erano stufati delle continue guerre e della violenza, e volevano creare un luogo ameno in cui perseguire la ricerca di nuove scoperte scientifiche e magiche, senza il continuo disturbo causato dalla guerra.
Ben presto si accorsero che il loro sogno così com’era era irrealizzabile. Popolazioni di qualsiasi razza, specialmente non umane, vedendo un villaggio cercavano di saccheggiarlo. Fortunatamente uno degli orchi che cercò di saccheggiare il villaggio dei Senzienti fu proprio tuo zio Prot, il fratello di tuo padre. All’epoca la tribù nomade di Farterund si era spostata da queste parti per evitare il contatto con altre tribù orchesche ancora più spietate. Fu tua nonna Azalea a fermare lo zio Prot. Ebbe la seguente idea: di solito gli orchi attaccano, gli umani fuggono urlando e alcuni di essi riescono a scappare, la maggior parte viene uccisa. Cosa succede se durante un attacco tutti fingono che non sia successo niente e continuano a lavorare? Probabilmente la stessa cosa, diresti tu. Eppure, per qualche motivo, tuo zio Prot si rese conto che non aveva senso attaccare una civiltà così indifesa. Inoltre Prot rimase affascinato non solo dal coraggio che Azalea aveva dimostrato, ma dalla pace e dalla prosperità con cui i Senzienti conducevano le loro vite nel villaggio. Fu così che iniziò il rapporto di amicizia tra la tribù di Farterund ed il villaggio dei Senzienti, una collaborazione così particolare da non avere precedenti nella storia dell’umanità. Le cose non vanno sempre bene però. È difficile snaturare l’ordine delle cose. Un giorno uno degli orchi della tribù scappò verso il villaggio senza un apparente motivo ed iniziò ad attaccare il villaggio. Non si sa come né perché, ma l’obiettivo di quell’orco sembrava proprio essere la collana che tu porti al collo. Nessuno degli orchi sapeva della sua esistenza, neppure tuo zio, eppure l’orco andò dritto al luogo in cui era nascosta. C’è chi dice che era come ipnotizzato, come se fosse il burattino nelle mani di un burattinaio che lo guidava a distanza. Fatto sta che tuo zio, venuto a conoscenza dell’attacco, corse subito a fermarlo e nella lotta lo uccise. Iniziò una guerra civile tra gli orchi, durante la quale gli orchi che volevano continuare l’alleanza si scontrarono con gli orchi che volevano semplicemente far fuori i Senzienti e trasferirsi da un’altra parte. Vinsero i primi, ma tuo zio perse sfortunatamente la vita.”
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Ben presto si accorsero che il loro sogno così com’era era irrealizzabile. Popolazioni di qualsiasi razza, specialmente non umane, vedendo un villaggio cercavano di saccheggiarlo. Fortunatamente uno degli orchi che cercò di saccheggiare il villaggio dei Senzienti fu proprio tuo zio Prot, il fratello di tuo padre. All’epoca la tribù nomade di Farterund si era spostata da queste parti per evitare il contatto con altre tribù orchesche ancora più spietate.  
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Fu tua nonna Azalea a fermare lo zio Prot. Ebbe la seguente idea: di solito gli orchi attaccano, gli umani fuggono urlando e alcuni di essi riescono a scappare, la maggior parte viene uccisa. Cosa succede se durante un attacco tutti fingono che non sia successo niente e continuano a lavorare? Probabilmente la stessa cosa, diresti tu. Eppure, per qualche motivo, tuo zio Prot si rese conto che non aveva senso attaccare una civiltà così indifesa. Inoltre Prot rimase affascinato non solo dal coraggio che Azalea aveva dimostrato, ma dalla pace e dalla prosperità con cui i Senzienti conducevano le loro vite nel villaggio.  
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Fu così che iniziò il rapporto di amicizia tra la tribù di Farterund ed il villaggio dei Senzienti, una collaborazione così particolare da non avere precedenti nella storia dell’umanità.
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Le cose non vanno sempre bene però. È difficile snaturare l’ordine delle cose. Un giorno uno degli orchi della tribù scappò verso il villaggio senza un apparente motivo ed iniziò ad attaccare il villaggio. Non si sa come né perché, ma l’obiettivo di quell’orco sembrava proprio essere la collana che tu porti al collo. Nessuno degli orchi sapeva della sua esistenza, neppure tuo zio, eppure l’orco andò dritto al luogo in cui era nascosta. C’è chi dice che era come ipnotizzato, come se fosse il burattino nelle mani di un burattinaio che lo guidava a distanza. Fatto sta che tuo zio, venuto a conoscenza dell’attacco, corse subito a fermarlo e nella lotta lo uccise. Iniziò una guerra civile tra gli orchi, durante la quale gli orchi che volevano continuare l’alleanza si scontrarono con gli orchi che volevano semplicemente far fuori i Senzienti e trasferirsi da un’altra parte. Vinsero i primi, ma tuo zio perse sfortunatamente la vita.”
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“Ma perché proprio questa collana?” chiede Prot incuriosito.
 
“Ma perché proprio questa collana?” chiede Prot incuriosito.
 
“Adesso ci arriviamo. Quando tuo zio morì suo fratello, tuo padre Grunt, prese il suo posto. Grunt sapeva essere molto più autoritario di Prot. Non era particolarmente violento, ma aveva connaturati dentro di sé l’indole e il portamento del comandante. Con Grunt ripresero gli anni della collaborazione, finché una notte, mentre tu eri nel mio pancione, successe di nuovo. Questa volta si trattava di tuo zio Oxar, fratellastro di tuo padre, che con un gruppo di orchi attaccò il villaggio, ancora una volta diretto verso il nascondiglio della collana, che nel frattempo era cambiato. Quello che Oxar (o chi per lui) non sapeva, era che la collana riposta nel nascondiglio era un falso, quella vera l’ho sempre tenuta io da che mi ricordo. Ancora una volta iniziò una guerra, ma questa volta Oxar e gli altri ebbero la meglio, uccisero tuo padre e sterminarono il villaggio.” Viola fa una pausa, le mani tremanti e gli occhi lucidi dalla tristezza. O forse dalla rabbia.
 
“Adesso ci arriviamo. Quando tuo zio morì suo fratello, tuo padre Grunt, prese il suo posto. Grunt sapeva essere molto più autoritario di Prot. Non era particolarmente violento, ma aveva connaturati dentro di sé l’indole e il portamento del comandante. Con Grunt ripresero gli anni della collaborazione, finché una notte, mentre tu eri nel mio pancione, successe di nuovo. Questa volta si trattava di tuo zio Oxar, fratellastro di tuo padre, che con un gruppo di orchi attaccò il villaggio, ancora una volta diretto verso il nascondiglio della collana, che nel frattempo era cambiato. Quello che Oxar (o chi per lui) non sapeva, era che la collana riposta nel nascondiglio era un falso, quella vera l’ho sempre tenuta io da che mi ricordo. Ancora una volta iniziò una guerra, ma questa volta Oxar e gli altri ebbero la meglio, uccisero tuo padre e sterminarono il villaggio.” Viola fa una pausa, le mani tremanti e gli occhi lucidi dalla tristezza. O forse dalla rabbia.
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“A questo punto” continua dopo essersi schiarita la gola “ti chiederai cos’ha di tanto importante la collana che porti al collo. La risposta è tanto semplice quanto è stato complicato creare un oggetto del genere: il fuoco. La collana contiene la magia di creare fuoco. Come ben sai, noi maghi sappiamo generare senza problemi palle di fuoco dal nulla, ma i non maghi? Uno degli obiettivi dei Senzienti era quello di creare degli amuleti che contenessero la magia degli elementi naturali, così che maghi e non maghi potessero essere sullo stesso livello. Se non nasci mago puoi usare comunque dei poteri. Un’idea tanto nobile quanto pericolosa. Agli umani della città, e anche a qualcuno dei Senzienti, questa cosa faceva molta gola. Alcuni maghi volevano distruggerla, alcuni non maghi volevano possederla. Per quanto riguarda gli orchi, non ho mai capito se un orco può essere in grado di comprenderne la vera potenza.” Viola si ferma, fissando il vuoto per qualche istante.
 
“A questo punto” continua dopo essersi schiarita la gola “ti chiederai cos’ha di tanto importante la collana che porti al collo. La risposta è tanto semplice quanto è stato complicato creare un oggetto del genere: il fuoco. La collana contiene la magia di creare fuoco. Come ben sai, noi maghi sappiamo generare senza problemi palle di fuoco dal nulla, ma i non maghi? Uno degli obiettivi dei Senzienti era quello di creare degli amuleti che contenessero la magia degli elementi naturali, così che maghi e non maghi potessero essere sullo stesso livello. Se non nasci mago puoi usare comunque dei poteri. Un’idea tanto nobile quanto pericolosa. Agli umani della città, e anche a qualcuno dei Senzienti, questa cosa faceva molta gola. Alcuni maghi volevano distruggerla, alcuni non maghi volevano possederla. Per quanto riguarda gli orchi, non ho mai capito se un orco può essere in grado di comprenderne la vera potenza.” Viola si ferma, fissando il vuoto per qualche istante.
 
Prot guarda sua madre come se fosse la prima volta che la guardasse. Sua madre, la donna che giocava con lui facendo comparire oggetti e piccoli animaletti, che lo rimproverava per come camminava e per la sua lentezza nell’apprendere. Sua madre è la custode di una verità così pericolosa.
 
Prot guarda sua madre come se fosse la prima volta che la guardasse. Sua madre, la donna che giocava con lui facendo comparire oggetti e piccoli animaletti, che lo rimproverava per come camminava e per la sua lentezza nell’apprendere. Sua madre è la custode di una verità così pericolosa.
 
“Mamma io… non so che…"
 
“Mamma io… non so che…"
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Ma proprio in quell’istante si sentono dei passi. Viola ha immediatamente un dejà vu. Come dimenticare il rumore di quei passi, per quanto questa volta sia un po’ più sordo e irregolare. Snarl. Non serve aspettare che bussi, Viola corre alla porta e Snarl sta già entrando, poi cade in ginocchio.
 
Ma proprio in quell’istante si sentono dei passi. Viola ha immediatamente un dejà vu. Come dimenticare il rumore di quei passi, per quanto questa volta sia un po’ più sordo e irregolare. Snarl. Non serve aspettare che bussi, Viola corre alla porta e Snarl sta già entrando, poi cade in ginocchio.
 
“Stanno arrivando”
 
“Stanno arrivando”

Versione delle 18:32, 19 mag 2015

Prot all'inizio della sua avventura

Prot The Dragon Slayer, conosciuto anche semplicemente come Prot, è un mezz'orco barbaro. È l'unico figlio dell'orco Grunt, capo tribù di Farterund, e dell'umana Viola dei Senzienti. Cresciuto in mezzo agli orchi, senza aver mai conosciuto il padre, Prot è stato abituato sin da piccolo a combattere fino allo sfinimento con avversari molto più forti di lui. Nonostante ciò è riuscito a sviluppare dei tratti umani, specialmente grazie alla sua devozione nei confronti della madre.

Inizia la sua avventura dopo aver sterminato gran parte del suo clan, tra cui suo zio nonché neo-capo tribù Oxar, il quale a sua volta aveva ucciso Viola e sterminato i Senzienti. Durante l'avventura a Rivachiara si conquista a furor di popolo l'epiteto The Dragon Slayer.

Allineamento e Ideali

Caotico per natura, Prot è abituato a non avere regole e comunque a non rispettare le poche che ci sono. Ama le mischie ed è sempre il primo a gettarsi nel pericolo, indipendentemente dall'entità del nemico. Una delle cose che odia di più è starsene con le mani in mano o guardare un combattimento senza intervenire. Dopo aver visto l'innocenza dei Senzienti e la brutalità con cui sono stati sterminati dal suo ex-clan, Prot ha imparato a disprezzare la violenza nei confronti dei deboli e degli indifesi, in particolare donne e bambini. Non avendo paura di niente e seguendo l'esempio della madre, Prot sogna di morire proprio come lei: salvando la vita di una persona che non può difendersi. Per queste ragioni Prot è Buono, motivo per cui molto spesso viene soprannominato femminuccia o Protty da altri orchi che lo conoscono.

Punti deboli

Equipaggiamento

Il cammino del Berserker

La storia di Prot il Guerriero

Durante l'avventura a Rivachiara, in una casetta abbandonata Prot rinviene delle pergamene, che si fa tradurre da Salazar . Si tratta della sua stessa biografia, scritta in linguaggio umano comune in parte da sua madre e in parte da un narratore anonimo. Il titolo è La storia di Prot il Guerriero. Il testo è giunto a noi in forma quasi del tutto integrale ed è qui sotto riportato.

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