Differenze tra le versioni di "Cronache della Mano Nera"

by Blue
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Il logpost punta nel quartiere nobile di Fatois e in particolare alla magione dei Colette, famiglia nota in tutta la città per la passione di Lord Colette per il collezionismo.
 
Il logpost punta nel quartiere nobile di Fatois e in particolare alla magione dei Colette, famiglia nota in tutta la città per la passione di Lord Colette per il collezionismo.
  
Le strade del consiglio si dividono per un attimo con Lucifer che dopo aver bevuto una  
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Le strade del consiglio si dividono per un attimo con [[Lucifer Aramil Abraxas |Lucifer]] che, dopo aver bevuto una pozione dell'invisibilità, tenta di infiltrarsi nella villa alla ricerca di un cospicuo bottino e il resto del gruppo che segue il logpost verso una strana tenda.
pozione dell'invisibilità tenta di infiltrarsi nella villa alla ricerca di un cospicuo bottino e il resto del gruppo che segue il logpost verso una strana tenda.
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[[Apollo]][[Jikan]] e [[Norberto]] fanno conoscenza delle parche, misteriose creature fuse in un unico corpo, che sono in possesso degli occhi della [[Statua di Ghido |statua]] ma che in cambio chiedono di rientrare in possesso dei loro veri occhi, custoditi da un mago all'interno della villa dei Colette. Gli avventurieri accordano che restituiranno loro quanto dovuto in cambio dei pezzi della [[Statua di Ghido |statua]] che possiedono e di far ringiovanire lo stregone e il ladro.
Apollo,  Jikan e Norberto fanno conoscenza delle parche, misteriose creature fuse in un unico corpo, che sono in possesso degli occhi della statua ma che in cambio chiedono di rientrare in possesso dei loro veri occhi, custoditi da un mago all'interno della villa dei Colette; gli avventurieri accordano che restituiranno loro quanto dovuto in cambio dei pezzi della statua che possiedono e di far ringiovanire lo stregone e il ladro.
 
  
Jikan in un momento di follia e preso dalla passione per il gioco d'azzardo lancia nuovamente i dadi fatati e viene teletrasportato all'interno della villa dei Cesoir, in un'altra parte del quartiere, cercando di tornare di corsa dal resto del gruppo.
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[[Jikan]] in un momento di follia e preso dalla passione per il gioco d'azzardo lancia nuovamente i dadi fatati e viene teletrasportato all'interno della villa dei Cesoir, in un'altra parte del quartiere, cercando di tornare di corsa dal resto del gruppo.
Intanto Norberto e Apollo dopo essersi fatti trasformare in innocui animaletti dalle parche riescono ad entrare nella villa fino a giungere fuori dalla stanza dove sono custoditi gli artefatti. In quello stesso momento Lucifer ruba da una teca l'anello degli scoiattoli e fa scattare un allarme, richiamando l'attenzione della guardie.
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Intanto [[Norberto]] e [[Apollo]] dopo essersi fatti trasformare in innocui animaletti dalle parche riescono ad entrare nella villa fino a giungere fuori dalla stanza dove sono custoditi gli artefatti. In quello stesso momento [[Lucifer Aramil Abraxas | Lucifer]] ruba da una teca l'anello degli scoiattoli e fa scattare un allarme, richiamando l'attenzione della guardie.
  
Dopo varie peripezie, il gruppo al completo riesce ad infiltrarsi nella stanza degli artefatti dove saccheggiano tutto il possibile e poi scappano lanciandosi dalla finestra di nuovo verso la tenda delle parche. Queste ultime, finalmente libere, li teletrasportano in un bosco all'interno della magione e dopo aver reso fede all'accordo li abbandonano.
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Dopo varie peripezie, il gruppo al completo riesce ad infiltrarsi nella stanza degli artefatti dove saccheggiano tutto il possibile e poi scappano lanciandosi dalla finestra di nuovo verso la tenda delle parche. Queste ultime, finalmente libere, li teletrasportano in un bosco all'interno della magione e dopo aver tenuto fede all'accordo li abbandonano.

Versione delle 17:08, 30 ago 2015

4310 D.T., Flocktime Lucifer, Apollo, Finfet il Luminescente, Caloggero e Darkino hanno fondato la Gilda della Mano Nera a Pokhrob in seguito al Grande Disordine.
Successivamente, unitisi ad Alabbarda (anche lei resa membro della Gilda), hanno abbandonato la cittadina per raggiungere Tanthrob, la più grande città del Continente di Mor, scortando una compagnia di bardi nel tragitto.
A Tanthrob Darkino abbandona il consiglio a causa di urgenti affari da sbrigare per il Circolo della Luna, e al gruppo si aggiunge Jikan, che offre i propri servigi al Consiglio pur senza entrare a far parte della Gilda della Mano Nera.
Durante l'avventura all'interno della Magione Arcobaleno Alabbarda ha una visione simile a quella che l'aveva portata ad unirsi al gruppo; lei e Finfet abbandonano dunque i compagni per avventurarsi, attraverso una finestra-portale, nel Deserto di Tar.
Al termine dello scontro con Atnegam, il gruppo viene raggiunto da Norberto il Druido, inviato da Darkino come tramite tra lui e il Consiglio.


La Statua di Legno

Odin l'Illuminato, un viaggiante di grado (a quanto sembra) elevato, chiede al Consiglio della Mano Nera di recuperare sette pezzi di una statua di legno e consegnarglieli entro sette giorni. In cambio fornirà la parola del potere successiva a "Chassit". Gli avventurieri potranno seguire un Logpost che Odin ha magicamente modificato per puntare ai luoghi dove ha rintracciato essere presenti le sette parti della statua.

Prima Parte: Miniera Scarlatta

Gli avventurieri, seguendo il Logpost, si introducono di soppiatto all'interno della Miniera Scarlatta, a nord-est di Tanthrob. Dovranno affrontare i tre custodi delle gemme che garantiscono l'accesso al corridoio dove il filone di Pietra Scarlatta è gelosamente custodito dai Nani Fabbri di Haar-ma-toor. Il primo pezzo della statua, come scopriranno, è infatti incastonato all'interno del filone.

Il primo custode è una Belva Distorcente messa a guardia della miniera, e una volta sconfittala il Consiglio le strappa dal collare un grosso Smeraldo.
Il secondo custode è Lercio il Mimic, che il gruppo riesce a corrompere con la promessa di un po' di Pietra Scarlatta, guadagnandosi così un grosso Rubino.
Il terzo custode è la Madre dei Ragni, che ha uno Zaffiro incastonato nel proprio addome, e lo cede al Consiglio in cambio della promessa di chiudere lei e i propri (numerosi) figli all'interno del loro nido, senza possibilità di essere più disturbati dai Nani. Apollo e Finfet devono effettuare una delicata operazione per estrarre lo Zaffiro, e Apollo si guadagna anche un po' del veleno della Madre dei Ragni.

Seconda Parte: Magione Arcobaleno

Il gruppo si introduce nel quartiere di Ormallion seguendo il Logpost fornitogli da Odin. Decidono di abbandonare le armi alle cure delle guardie, dacchè le armi bianche sono bandite all'interno dei quartieri a prevalenza magica.

Il Logpost conduce all'interno del Quartiere Scarlatto, e punta verso la grande torre al centro di un ettagono di torri colorate e più piccole. E' la Magione Arcobaleno, sede della Biblioteca di Ormallion e del mago Atnegam.

Una breve visita alla Locanda della Scaglia di Drago fornisce l'occasione ad Apollo per penetrare nelle stanze di alcuni ospiti, dove scopre che due degli elfi più anziani alla Locanda sono i genitori di Philip, un mago che da più di 80 anni si è rinchiuso nella Magione Arcobaleno e ha preso il nome di Atnegam in seguito ad eventi ancora non chiari.

Per raggiungere l'Ottava Torre l'unico modo è passare prima dalle altre sette, così gli avventurieri tentano l'ingresso da quella Rossa. Che scoprono presto essere abitata da un Drago Rosso addormentato e incatenato. Gli eroi riescono a raggiungere un portale che sembra condurre alle torri successive. La sequenza con la quale le visitano è:

  • Blu, una torre legata magicamente al piano elementale dell'acqua
  • Viola, la sede della Biblioteca di Ormallion, servita dallo spiritello ossessivo compulsivo Zenodotus. Lucifer, seccato dalle fisse del bibliotecario, decide di dare fuoco alla torre. Di conseguenza si scatena uno scontro sanguinolento in cui Zenodotus, terribilmente irato, scaglia incantesimi sul gruppo ma viene attaccato da Caloggero, armato di una Lancia del Tuono e in grado di volare grazie a una pergamena recuperata nella torre precedente; della polvere da sparo presa in prestito dalla Miniera Scarlatta viene utilizzata per scatenare un'esplosione all'interno della stanza. L'enorme vetrata della torre, dalla quale era possibile vedere un vasto deserto, esplode attirando l'attenzione della gente del Quartiere Scarlatto. Zenodotus fugge nel teletrasporto e lascia il gruppo da solo
  • Verde, dove un sarcofago è in piedi a un lato della stanza, e dall'altra c'è un telo a coprire un mobile alto e stretto. Tirando giù il telo Alabbarda scopre uno specchio. La sua immagine e quella di Finfet vengono riflesse, e immediatamente due creature con le loro sembianze escono dallo specchio e attaccano gli avventurieri. Finito lo scontro e ricoperto lo specchio, Apollo e Jikan si dedicano ad aprire il sarcofago, che richiede l'utilizzo del veleno della Madre dei Ragni recuperato nella Miniera Scarlatta e della conoscenza delle rune di abiurazione fornita da Jikan. All'interno del sarcofago è presente il cadavere di una donna di razza umana e dai capelli rossi. Gli avventurieri provano a riflettere la sua immagine nello specchio, con il risultato che il suo fantasma appare nella stanza proiettando un'aura di terrore sui presenti. Apollo e Jikan invecchiano istantaneamente di diversi anni come conseguenza. La donna è Magenta, la compagna di Philip, che racconta al gruppo la loro storia d'amore e la malattia che l'ha colpita e che ha prematuramente terminato il loro rapporto. L'ultimo desiderio di Magenta prima di morire era rivedere quel rosso del primo tramonto osservato assieme al suo amato. Philip/Atnegam sta ancora tentando di riprodurre la tonalità giusta, e i suoi esperimenti hanno dato al Quartiere Scarlatto il suo tipico colore bordeaux. Magenta spiega anche al gruppo qual è il modo giusto di trasportarsi all'interno delle torri per raggiungere l'Ottava: bisogna inserire nei teletrasporti le lettere di "MAGENTA" nell'ordine esatto. In cambio dell'informazione Lucifer promette di far ragionare Philip/Atnegam e farlo tornare a vivere, distogliendolo dall'ossessione del rosso perfetto.

Nel seguire la sequenza corretta gli avventurieri visitano le torri rimanenti:

  • Indaco: una torre/magazzino piena di oggetti dimenticati, dalla cui cima pende un gigantesco pendolo. Diversi dei presenti trovano degli oggetti che possono fargli comodo in futuro, Apollo in particolare recupera una porta che si apre su un luogo nelle vicinanze. Il luogo cambia se la porta viene spostata, facendo pensare ad Apollo che quella porta potrebbe essere un ottimo strumento per penetrare dove non gli sarebbe permesso...
  • Rossa nuovamente: Zenodotus si è rifugiato in questa torre e alla vista del Consiglio della Mano Nera risveglia il drago con un fischio. La creatura spezza la propria catena e si leva in volo, sputando fuoco e distruggendo la torre. Nel caos che ne consegue il bibliotecario perde la vita e Caloggero viene rapito dal drago, che lo annusa e dichiara "hai l'odore della nostra gente", per poi levarsi in volo verso Sud, portando Caloggero con sè
  • Arancio: la porta in cima a questa torre, se aperta, rilascia una mandria di ogni genere di animale, e dà su una foresta. All'interno della foresta gli avventurieri affrontano un Ipnorospo, che per un breve periodo scambia i corpi di alcuni dei membri del gruppo

Il Consiglio arriva infine all'Ottava Torre.
Entrando nella sala principale, in cima alla torre, trovano un elfo di bell'aspetto con le braccia di un orribile colorito rosso scuro. Il mago è così preso dal suo calderone che quasi non si accorge dei visitatori. Lucifer cerca quindi di convincerlo a farsi dare il Libro degli Incantesimi con scarso successo. Abbandonata la strada diplomatica, attende il momento propizio per sottrarglielo con l'inganno. Quando Atnegam si distrae nell'osservare il cappuccio di Apollo, Lucifer ne approfitta per derubarlo.
Il mago non dà peso al gesto del guerriero, poichè é completamente concentrato su Apollo, a cui intima di consegnare il suo cappuccio.
Sebbene Apollo sia perplesso, impietosito dal racconto di Magenta e dalla lettera dei genitori, acconsente allo scambio, a patto che Atnegam prometta di riconciliarsi con i propri cari. Il mago però rinnega i propri genitori e si rifiuta di acconsentire alla richiesta, scatenando l'ira del ladro che sfodera le spade in atto di sfida e si prepara al combattimento.
Lucifer, cogliendo il momento di tensione, tenta con un goffo movimento di spingere Atnegam in un calderone ribollente. Il mago però si divincola rapidamente e acceca il suo aggressore con una pozione fumogena.
Nel frattempo Jikan, che stava esplorando il magazzino di esperimenti falliti al piano inferiore, è costretto malvolentieri ad abbandonare la lettura del Diario di Laboratorio di Atnegam per prendere parte al combattimento che imperversa furioso.

Nel bel mezzo della lotta Alabbarda ha una visione importante e abbandona il combattimento con Finfet gridando "Ci rivedremo al centro!".
Quando il violento scontro sembra volgere al termine e la fortuna sorridere al drappello della Mano Nera, Atnegam, ormai prossimo alla sconfitta, propone una tregua. Vedendo però i suoi avversari titubare di fronte alle sue proposte, beve da una boccetta viola che lo trasfigura.
Il mostro che rimpiazza Atnegam è incredibilmente forte e stupido, ma il terzetto, coordinando le proprie forze astutamente, ha la meglio su di lui rapidamente.

Terminato lo scontro la polizia di Ormallion intima al gruppo di uscire dalla torre. Senza nemmeno lontanamente considerare l'ipotesi di consegnarsi alla folla inferocita, la compagnia si divide ulteriormente: Lucifer ed Apollo, trasportando la pesante porta, seguono le tracce di Finfet ed Alabbarda inoltrandosi nel deserto di Tar; Jikan, invece, decide di fermarsi ulteriormente nella torre per studiare tutto il tempo possibile i libri di Atnegam, sfruttando una sedia dalle particolari proprietà magiche.

Il viaggio nel deserto di Tar è estenuante.
Dopo non molto le tracce lasciate da Finfet e Alabbarda si perdono nel vento e i due sventurati compagni sono obbligati a procedere a tentativi, nutrendosi di qualsiasi cosa riescano a recuperare. Smarriti e disperati, vengono salvati da quel somaro elfico di Odin e teletrasportati in un sudicio vicolo di Fuki.

Nel frattempo all'Ottava Torre la mente di Jikan si apre come mai aveva fatto nella vita e lo conduce in un viaggio di apprendimento e conoscenza superiore. Proprio nel mezzo di questa estasi, qualcuno bussa alla porta. Il rumore viene completamente ignorato da Jikan, toppo preso dai suoi studi, così fa il suo ingresso nella stanza Norberto.
Il tempo delle presentazioni è molto limitato, il druido fa appena in tempo a dire che è alla ricerca di Lucifer per conto di Darkino che un sibilo, seguito da una forte esplosione, fa tremare la torre. Sono i cannoni.
All'istante la nuova coppia si fionda verso le fineste che danno sul deserto di Tar, appena in tempo.
Sfuggiti alla morte per un soffio i due nuovi compagni si incamminano nel deserto. La loro marcia non dura molto perchè presto, anche loro, sono raggiunti e teletrasportati dal quella scrofa di Odin.

Il gruppo, finalmente riunito, si dirige alla locanda dell'Uovo Marcio per incontrare Trent Quattropalle.

Visita alla Locanda dell'Uovo Marcio

Terza Parte: Il quartiere nobile di Fatois

Il gruppo, dopo essersi radunato nella piazza principale della città, lascia in una cassetta di sicurezza la porta magica trasportata da Apollo.

Il logpost punta nel quartiere nobile di Fatois e in particolare alla magione dei Colette, famiglia nota in tutta la città per la passione di Lord Colette per il collezionismo.

Le strade del consiglio si dividono per un attimo con Lucifer che, dopo aver bevuto una pozione dell'invisibilità, tenta di infiltrarsi nella villa alla ricerca di un cospicuo bottino e il resto del gruppo che segue il logpost verso una strana tenda. Apollo, Jikan e Norberto fanno conoscenza delle parche, misteriose creature fuse in un unico corpo, che sono in possesso degli occhi della statua ma che in cambio chiedono di rientrare in possesso dei loro veri occhi, custoditi da un mago all'interno della villa dei Colette. Gli avventurieri accordano che restituiranno loro quanto dovuto in cambio dei pezzi della statua che possiedono e di far ringiovanire lo stregone e il ladro.

Jikan in un momento di follia e preso dalla passione per il gioco d'azzardo lancia nuovamente i dadi fatati e viene teletrasportato all'interno della villa dei Cesoir, in un'altra parte del quartiere, cercando di tornare di corsa dal resto del gruppo. Intanto Norberto e Apollo dopo essersi fatti trasformare in innocui animaletti dalle parche riescono ad entrare nella villa fino a giungere fuori dalla stanza dove sono custoditi gli artefatti. In quello stesso momento Lucifer ruba da una teca l'anello degli scoiattoli e fa scattare un allarme, richiamando l'attenzione della guardie.

Dopo varie peripezie, il gruppo al completo riesce ad infiltrarsi nella stanza degli artefatti dove saccheggiano tutto il possibile e poi scappano lanciandosi dalla finestra di nuovo verso la tenda delle parche. Queste ultime, finalmente libere, li teletrasportano in un bosco all'interno della magione e dopo aver tenuto fede all'accordo li abbandonano.