Le Mirabolanti Avventure Multiplanari dei Cavalcaporci
Atcaltraz
Giorni, settimane, lo scandire del tempo perde di significato tra le umide e buie mura di Atcaltraz.
Dietro alle solide sbarre di un'ampia e sordida cella, un tempo affollata, sopravvivono Arsène, Galeno, Vishalk e XI.
I giorni sono monotoni e tetri, le uniche gioie derivano dalle piccole scommesse con i superstiti della cella di fronte e dalle sporadiche visite dell'amichevole fungo Slopi.
Occasioni Inaspettate
Tutto cambia. Il punto di rottura si raggiunge quando, su ordine dello scienziato pazzo Arius Mettlebor, due Hodwarf di apprestano a prelevare Arsène. Non si sa a che scopo, ma si sa che nessuno è mai tornato dopo essere stato prelevato.
Arsène non ci sta ed inizia una furibonda lotta per la sua vita accoltellando uno degli Hodwarf nell'occhio con un cucchiaio dal manico rigorosamente affilato.
I suoi compagni di cella sono inizialmente titubanti, ma complice la tempestiva apparizione di una mano mozzata particolarmente bendisposta, decidono che è ora o mai più.
Inizia una rocambolesca lotta contro gli Hodwarf che si conclude con i prigioneri evasi dalla cella e gli aguzzini rinchiusi dietro le salde sbarre.
La Rivolta
Gli Hodwarf lanciano però l'allarme e moteplici carcerieri accorrono pronti a combattere. Grazie alle chiavi sottratte prontamente alle guardie, anche gli evasi aumentano in numero fino a raggiungere le dimensioni di una folla inferocita. Lo scontro è feroce, violento e sanguinoso. Tra un sanpietrino e una manganellata, un pugno e le spore soporifere di Slopi attivate astutamente da Xi, i rivoltosi sembrano avere la meglio.
Proprio quando le forze avversarie sembrano essere sul punto di essere sopraffatte, Arius si aggiunge alla lotta compiendo una carneficina col suo fidato lanciafiamme, ribaltando gli equilibri dello scontro. Non soltanto, ma anche D'Rango Illhope si presenta di persona con i suoi due fidati Hellhound.

Una mossa spregiudicata e geniale di Vishalk evita la disfatta, per il momento. Manomettendo tempestivamente il lanciafiamme, Vishalk causa un'esplosione senza precedenti che distrugge la stanza e molti dei suoi occupanti. indipendentemente dalla loro fazione. I tre evasi trascinano via dai detriti e dal polverone un tramortito Galeno durante una ritirata strategica.
Liberi Tutti
A questo punto il gruppo si separa, alla ricerca di una via di fuga o dei mezzi per fronteggiare una nuova battaglia.
Galeno e Vishalk razziano il magazzino alla ricerca di qualsiasi cosa utile a perorare la loro causa. Tra le svariate cose, raccolgono tre fiale di Brodame Staminale per Marvelin.
Xi si imbatte in altri prigionieri che riesce a liberare grazie alla sua astuzia e alle sue nuove doti da druido. Si uniscono alla causa Marianna Stonebud e Duregal Martello Bianco, mentre invece viene lasciato in catene l'inquietante vampiro Jean Falsch.
Arsène si addentra nel laboratorio di Arius dove scopre parte dei suoi più disgustosi esperimenti e studi, delle vasche di coltura degli Hodwarf e una porta blindata dietro la quale di nascondono nuovi prototipi di Hodwarf.
Dal corridorio che collega la stanza dell'esplosione, arrancano Lin e Nargush il quale ha perso un braccio nell'esplosione. Viene soccorso immediatamente da Galeno e mantenuto in vita dagli sforzi combinati del gruppo.
Dal polverone riemerge anche D'Rango che lascia i suoi Hellhound ad occuparsi della faccenda, mentre indispettito dalle molteplici sgualciture e buchi nel suo abito torna di sopra a cambiarsi.
Gli Hellhound vengono però ridotti a brandelli da un infervorato Duregal. Marianna quasi soccombe durante lo scontro, ma viene salvata in tempo. Tornata cosciente cura tutti all'istante con la sua magia divina, scatenando la frustrazione di Galeno che stava già preparando i suoi intrugli.
Non c'è traccia di Pelor, lo gnomo megalomane convinto di essere un dio e compagno di cella di Lin e Nargush.
Tregua e Negoziati
Arsène apre la pista per la fuga al piano superiore dove viene gelato sul posto di fronte all'uscita dalla gelida voce di D'Rango.
L'impeccabile tieflieng, avvolto nel suo nuovo abito, li invita a tornare nelle loro celle in quanto il tatuaggio con cui sono stati marchiati sul collo li ucciderà in un giorno se decidono di proseguire con l'evasione.
Mentre Arsène intavola una trattativa con D'Rango, offrendo i servigi del gruppo in cambio della libertà, Vishalk senza esitazione esce dalla prigione ed avvisa Marvelin attraverso la sua Sending Stone.
La prima richiesta di D'Rango al gruppo è di uccidere uno dei loro per compensare la morte di Arius. A questa richiesta la pazienza già limitata di Marianna Budstone e Duregal Martello Bianco viene a meno e si gettano alla carica per liberare il mondo dall'intollerabile presenza di D'Rango.
Si Riaccende il Conflitto
Il resto del gruppo esita avviluppato nella foschia magica evocata da Galeno e D'Rango si ritira. Raggiunta la cima della torre si trovano ad affrontare Amalia Lockheart, l'apprendista di D'Rango, mentre Marianna Budstone e Duregal Martello Bianco incalzano il malefico tiefling.
Gli sforzi congiunti di Arsène, Galeno, Vishalk e XI sono a malapena sufficienti per sopraffare Amalia Lockheart.
XI e Vishalk cadono durante la battaglia. XI è prontamente rianimato da Galeno durante il suo primo disperato tentativo di applicare la magia arcana alla disciplina medica. Questo sforzo lascia però il novello mago completamente drenato. Incapace di curare il valoroso Vishalk, si limita a soccorrerlo come può lasciandolo incosciente, ma fuori pericolo di morte. O almeno così sembra.
Pelor viene avvistato mentre fugge rapidamente verso l'unica barca presente nel porto.
L'Esperienza Onirica di Vishalk
Dopo aver perso i sensi, Vishalk si trova ad affrontare il potente demone Sho'goroth in un'orribile esperienza onirica fuori dal tempo. Sho'goroth si manifesta come un'immensa testa di leone nera dalla criniera rossa che emerge da uno sconfinato mare scuro, e porge la sua terribile richiesta a Vishalk: -Portami un'anima al giorno.
Vishalk acconsente, solo a patto che sia lui a decidere quale offrirgli. Il demone non riceve bene l'audacia del giovane avventuriero e gli infligge un dolore insostenibile allo scopo di spezzarlo e piegarlo al suo volere. Vishalk subisce inerme per quelli che sembrano secoli, quando all'improvviso il dolore scompare e Sho'goroth ripete la sua offerta ed il temerario Vishalk ripete la sua condizione invariata. Il dolore riprende.
Il ciclo si ripete più e più volte in un terribile scontro di volontà che si estende per millenni.
Vishalk riesce incredibilmente a restare sano di mente e ripete ostinatamente la sua condizione al demone che, dopo un tempo interminabile, acconsente.
Vishalk si risveglia, completamente guarito e più potente che mai, ma con un oneroso patto da onorare.
Evasione
Mentre Marianna Stonebud e Duregal Martello Bianco tengono occupato D'Rango in uno scontro senza esclusione di colpi, Lin e Nargush trovano il Circolo di Teletrasporto e con l'aiuto di Arsène effettuano i primi tentativi di farlo funzionare.
Il meccanismo di rune che lo controlla è complesso e, a giudicare dalle urla che provengono dalla battaglia, il tempo stringe.
Uno sforzo congiunto guidato da Vishalk e Arsène ha finalmente successo nell'attivare il Circolo di Teletrasporto con destinazione un misterioso club per inventori a cui D'Rango è stato invitato a partecipare. Xi ed Arsène saltano nel circolo, proprio mentre un insanguinato e furibondo D'Rango appare sulla soglia reggendo la testa mozzata di Marianna Stonebud.
Sorprendentemente, proprio all'ultimo momento, Lin e Nargush si tirano indietro poichè intimoriti dalla minaccia rappresentata dal tatuaggio. Notando la loro esitazione e sospettando un voltafaccia, Galeno alleggerisce le tasche di Lin di un paio di oggetti magici di cui si era appropriata saccheggiando la camera di D'Rango.
Proprio mentre il diabolico tiefling sferra un attacco letale su Vishalk, rivelando che comunque nessuno lo stava più pagando per tenerlo imprigionato, anche Galeno e Vishalk attraverso il Circolo di Teletrasporto.
La rocambolesca evasione è completata, ma i problemi sono appena iniziati per i fuggitivi che hanno solo 24h a disposizione prima di cadere vittime del tatuaggio che portano impresso sul collo.
Sigil
Sfuggiti per un pelo dalle grinfie di D'Rango e miracolosamente sopravvissuti alla tetra Atcaltraz, i quattro evasi si ritrovano catapultati a Sigil. La Città delle Porte, conosciuta anche come La Gabbia, è la città più grande di tutti i Piani. A forma di toro, sospesa sopra una spira dall'altezza infinita, è visibile da tutti i Piani Esterni, ma accessibile soltanto attraverso Viaggi Planari.
Il Circolo dei Gentiluomini
Il Circolo di Teletrasporto conduce Arsène, Galeno, Vishalk e Xi nel retro bottega di un Club per Gentiluomini di Sigil. Lì vengono accolti da un Uomo-Aragosta che, dopo aver richiesto di vedere l'Anello del Club (precedentemente sottratto nello studio di D'Rango), li accoglie calorosamente in questo inusuale stabile. La stranezza delle pietanza, bevande e architettura impallidisce davanti all'eccentricità dei suoi visitatori.
Lo sbalordimento dura ben poco, in quanto la paura di venire inseguiti induce i fuggiaschi ad affrettarsi all'uscita. Cosapevoli dell'inadeguatezza del loro vestiario, si fanno prestare dei nuovi vestiti dal guardaroba del locale.
Colta l'occasione per avere nuovi vestiti che permettano di meglio mimetizzarsi in questo luogo alieno, si sentono per il locale le voci familiari di Lin e Nargush che li chiamano a gran voce. Invitano Galeno a consegnarsi, dicendo che D'Rango lo vuole vivo.
Lungi da volersi ricongiungere ai traditori, il drappello approfitta del trambusto e dei nuovi vestiti per svicolare inosservati dall'uscita.
Le Strade di Sigil
Le strade di Sigil sono ancora più bizzarre, se mai possibile, e il gruppo procede rapido e compatto assistendo alle stranezze più assolute. Parlando con bruschi e sfuggevoli passanti, si viene a conoscenza dell'esistenza di un Tempio Spezzato, dove è probabile riuscire a trovare una soluzione ai Tatuaggi. Come raggiungerlo però è più complesso: la Città è in continuo mutamento, soggetto al volere di una misteriosa Signora delle Lame.
Vedendoli spaesati, un losco individuo li approccia, offrendosi di fare da guida in cambio di poter abitare il corpo di Arsène. Ancor prima di poter chiarire il significato di quest'offerta, i quattro si allontanano senza indugiare.
Mentre camminano senza meta, Xi inizia a dialogare con la Testa Essiccata sottratta nelle stanze di Amelia Lockheart. La Testa è interessata alla singolare natura di Xi e accetta di offrire informazioni in cambio di conoscerlo un po' meglio. E' così che si scopre che navigare le vie di Sigil è impossibile senza una guida.
Degli inseguitori non c'è traccia, ma il gruppo è a un punto morto. Mentre si guardano attorno spaesati, riflettendo sul da farsi, notano una scena sospetta.
Un individuo, visibilmente a disagio, è stato puntato da una banda di ceffi poco raccomandabili che si stanno affrettando a seguirlo in una stradina secondaria. Per istinto di solidarietà, i quattro avvicinano l'individuo, scoraggiando i criminali che si ritirano alla ricerca di un bersaglio più semplice.
Galeno si affretta a chiarire la situazione ad Aravost. L'umanoide, forse un tiefling, è muto, ma è in grado di comunicare attraverso delle immagini illusorie che proietta sopra alla propria testa. Riconoscendo di essere in debito nei confronti degli evasi, accetta di aiutarli a raggiungere il Tempio Spezzato e li avvisa che dovranno pagare in cambio dei loro servigi.
Raggiunta la fine di un vicolo cieco, Aravost estrae un particolare martello che usa per picchiettare su alcuni mattoni. Il muro si apre dando spazio ad una strada che conduce al Tempio Spezzato.
Sbalorditi e sollevati i quattro si apprestano a raggiungere il Tempio, pieni di speranza.