Differenze tra le versioni di "Tribunale (Gilda)"
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Il '''Tribunale''' è un'antica Gilda di Maghi, tutti appartenenti alla Scuola dell'Abiurazione, il cui scopo dichiarato è quello di allontanare dal Piano Materiali gli esseri che ne minacciano l'esistenza. | Il '''Tribunale''' è un'antica Gilda di Maghi, tutti appartenenti alla Scuola dell'Abiurazione, il cui scopo dichiarato è quello di allontanare dal Piano Materiali gli esseri che ne minacciano l'esistenza. |
Versione delle 14:39, 13 feb 2016

Il Tribunale è un'antica Gilda di Maghi, tutti appartenenti alla Scuola dell'Abiurazione, il cui scopo dichiarato è quello di allontanare dal Piano Materiali gli esseri che ne minacciano l'esistenza.
Il fondatore della Gilda, Dredg Malore (ormai deceduto), ha dedicato la propria esistenza alla creazione di prigioni dimensionali, artefatti magici e altri strumenti utili all'esilio più o meno permanente di creature anche molto potenti. Tra le sue creazioni più note si annoverano:
- Omega, il terribile Piano Dimenticato, a disposizione di tutti i membri del Tribunale per bandire esseri
- la Gemma dell'Anima, che il Giudice Supremo di Mitzo-α utilizza per rinchiudere i colpevoli eliminando così il bisogno di capienti prigioni
Controversie
Fin dalla sua fondazione il Tribunale è stato accusato di parzialità e applicazione incontrollata di dubbi criteri morali. Si cita spesso, a questo proposito, l'esilio del Drago Bianco Balor nel Piano Dimenticato come un caso in cui il Tribunale ha applicato la propria giustizia senza un vero processo, senza una vera accusa, e senza dare motivazioni a chicchessia del proprio operato. Dredg Malore, finchè in vita, ha difeso pubblicamente la decisione di esiliare Balor in più occasioni, ribadendo che il Tribunale "sa esattamente quello che fa, e non sarà mai intralciato dall'ignoranza della plebe o dalla lentezza dell'ordinario meccanismo giudiziario" perchè "il compito che svolge è troppo importante per la salvezza di Eridonus".
Da molte parti si richiede che l'operato del Tribunale debba sottostare allo scrutinio di una commissione super partes e che i suoi membri debbano rendere conto del proprio operato all'ordinaria giustizia.