Igor il Gobbo
Igor il Gobbo è uno gnomo brutto e zoppicante, la cui psiche è segnata irrimediabilmente dall'infanzia passata in cattività: Igor è nato verso la metà del quarantatreesimo secolo D.T. in una gabbia dell'accampamento orchesco di Sala'Gush (ai confini occidentali della Terra d'Orco), dove sua madre era imprigionata. Pochi giorni dopo la sua nascita, Igor rimane orfano a causa di un'improvvisa botta di fame del capo dell'accampamento. Lui, invece, sopravvive in quanto rachitico e inappetibile.
Negli anni Igor conquista la simpatia di più di un orco grazie alla sua innata servilità e al suo aspetto ridicolo, riuscendo persino a conquistare una semi-libertà: veniva usato come esca durante le cacce nei boschi, durante le quali era libero di girovagare a piacere purchè urlasse il più forte possibile in presenza di una bestia feroce.
La prima svolta nella vita di Igor il Gobbo avviene proprio durante una battuta di caccia, durante la quale, inseguito da un Bugbear, lo gnomo è costretto a zampettare il più velocemente possibile per più di mezza giornata. Sfuggito infine alla bestia con un tremendo colpo di fortuna, Igor, ormai ben lontano da Sala'Gush, si imbatte nel suo mecenate: Grob lo Stregone, che lo prende in simpatia e lo nomina suo assistente personale. Da quel momento Grob e Igor saranno inseparabili, nel bene e più che altro nel male, fino alla tragica morte dello stregone per mano del Consiglio della Mano Nera, durante il Grande Disordine di Pokhrob del 4310 D.T..
Come sembra succedergli ogni volta che la sua sopravvivenza è estremamente in forse, Igor viene preso in simpatia da un nuovo benefattore: Apollo, membro del Consiglio, che decide di prendere il Gobbo sotto la sua ala e renderlo membro della Mano Nera.
Da allora Igor si è dedicato ai più svariati compiti, tra cui il programma di potenziamento fisico e mentale messo a punto dal Clan del Deltoide, l'Allenamento Ogre.
Igor trova la morte durante la prima missione della Mano Nera: La Caccia ai Contrabbandieri.