Cronache della Mano Nera

by Blue
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4310 D.T., Flocktime Lucifer, Apollo, Finfet il Luminescente, Caloggero e Darkino hanno fondato la Gilda della Mano Nera a Pokhrob in seguito al Grande Disordine.
Successivamente, unitisi ad Alabbarda (anche lei resa membro della Gilda), hanno abbandonato la cittadina per raggiungere Tanthrob, la più grande città del Continente di Mor, scortando una compagnia di bardi nel tragitto.
A Tanthrob Darkino abbandona il consiglio a causa di urgenti affari da sbrigare per il Circolo della Luna, e al gruppo si aggiunge Jikan, che offre i propri servigi al Consiglio pur senza entrare a far parte della Gilda della Mano Nera.
Durante l'avventura all'interno della Magione Arcobaleno Alabbarda ha una visione simile a quella che l'aveva portata ad unirsi al gruppo; lei e Finfet abbandonano dunque i compagni per avventurarsi, attraverso una finestra-portale, nel Deserto di Tar.
Al termine dello scontro con Atnegam, il gruppo viene raggiunto da Norberto il Druido, inviato da Darkino come tramite tra lui e il Consiglio.
Durante il primo vero faccia a faccia con Odin, Jikan si rivela una sua spia, inviata per tenere sotto controllo i nostri eroi mentre recuperavano i pezzi di Statua di Ghido Cachi per suo conto, e a causa di gravi divergenze di opinioni lascia il gruppo a gambe levate.
Qualche tempo dopo, Ishmael viene accolto nella cricca, merito soprattutto dell'evidente allineamento etico e di ideali tra lui e il Consiglio.

Il Re Troll: Pokhrob e il Grande Disordine


Vedi Pokhrob: Il Grande Disordine.

La Statua di Legno

Odin l'Illuminato, un viaggiante di grado (a quanto sembra) elevato, chiede al Consiglio della Mano Nera di recuperare sette pezzi di una statua di legno e consegnarglieli entro sette giorni. In cambio fornirà la parola del potere successiva a "Chassit". Gli avventurieri potranno seguire un Logpost che Odin ha magicamente modificato per puntare ai luoghi dove ha rintracciato essere presenti le sette parti della statua.

Prima Parte: Miniera Scarlatta

Gli avventurieri, seguendo il Logpost, si introducono di soppiatto all'interno della Miniera Scarlatta, a nord-est di Tanthrob. Dovranno affrontare i tre custodi delle gemme che garantiscono l'accesso al corridoio dove il filone di Pietra Scarlatta è gelosamente custodito dai Nani Fabbri di Haar-ma-toor. Il primo pezzo della statua, come scopriranno, è infatti incastonato all'interno del filone.

Il primo custode è una Belva Distorcente messa a guardia della miniera, e una volta sconfittala il Consiglio le strappa dal collare un grosso Smeraldo.
Il secondo custode è Lercio il Mimic, che il gruppo riesce a corrompere con la promessa di un po' di Pietra Scarlatta, guadagnandosi così un grosso Rubino.
Il terzo custode è la Madre dei Ragni, che ha uno Zaffiro incastonato nel proprio addome, e lo cede al Consiglio in cambio della promessa di chiudere lei e i propri (numerosi) figli all'interno del loro nido, senza possibilità di essere più disturbati dai Nani. Apollo e Finfet devono effettuare una delicata operazione per estrarre lo Zaffiro, e Apollo si guadagna anche un po' del veleno della Madre dei Ragni.

Seconda Parte: Magione Arcobaleno

Il gruppo si introduce nel quartiere di Ormallion seguendo il Logpost fornitogli da Odin. Decidono di abbandonare le armi alle cure delle guardie, dacchè le armi bianche sono bandite all'interno dei quartieri a prevalenza magica.

Il Logpost conduce all'interno del Quartiere Scarlatto, e punta verso la grande torre al centro di un ettagono di torri colorate e più piccole. E' la Magione Arcobaleno, sede della Biblioteca di Ormallion e del mago Atnegam.

Una breve visita alla Locanda della Scaglia di Drago fornisce l'occasione ad Apollo per penetrare nelle stanze di alcuni ospiti, dove scopre che due degli elfi più anziani alla Locanda sono i genitori di Philip, un mago che da più di 80 anni si è rinchiuso nella Magione Arcobaleno e ha preso il nome di Atnegam in seguito ad eventi ancora non chiari.

Per raggiungere l'Ottava Torre l'unico modo è passare prima dalle altre sette, così gli avventurieri tentano l'ingresso da quella Rossa. Che scoprono presto essere abitata da un Drago Rosso addormentato e incatenato. Gli eroi riescono a raggiungere un portale che sembra condurre alle torri successive. La sequenza con la quale le visitano è:

  • Blu, una torre legata magicamente al piano elementale dell'acqua
  • Viola, la sede della Biblioteca di Ormallion, servita dallo spiritello ossessivo compulsivo Zenodotus. Lucifer, seccato dalle fisse del bibliotecario, decide di dare fuoco alla torre. Di conseguenza si scatena uno scontro sanguinolento in cui Zenodotus, terribilmente irato, scaglia incantesimi sul gruppo ma viene attaccato da Caloggero, armato di una Lancia del Tuono e in grado di volare grazie a una pergamena recuperata nella torre precedente; della polvere da sparo presa in prestito dalla Miniera Scarlatta viene utilizzata per scatenare un'esplosione all'interno della stanza. L'enorme vetrata della torre, dalla quale era possibile vedere un vasto deserto, esplode attirando l'attenzione della gente del Quartiere Scarlatto. Zenodotus fugge nel teletrasporto e lascia il gruppo da solo
  • Verde, dove un sarcofago è in piedi a un lato della stanza, e dall'altra c'è un telo a coprire un mobile alto e stretto. Tirando giù il telo Alabbarda scopre uno specchio. La sua immagine e quella di Finfet vengono riflesse, e immediatamente due creature con le loro sembianze escono dallo specchio e attaccano gli avventurieri. Finito lo scontro e ricoperto lo specchio, Apollo e Jikan si dedicano ad aprire il sarcofago, che richiede l'utilizzo del veleno della Madre dei Ragni recuperato nella Miniera Scarlatta e della conoscenza delle rune di abiurazione fornita da Jikan. All'interno del sarcofago è presente il cadavere di una donna di razza umana e dai capelli rossi. Gli avventurieri provano a riflettere la sua immagine nello specchio, con il risultato che il suo fantasma appare nella stanza proiettando un'aura di terrore sui presenti. Apollo e Jikan invecchiano istantaneamente di diversi anni come conseguenza. La donna è Magenta, la compagna di Philip, che racconta al gruppo la loro storia d'amore e la malattia che l'ha colpita e che ha prematuramente terminato il loro rapporto. L'ultimo desiderio di Magenta prima di morire era rivedere quel rosso del primo tramonto osservato assieme al suo amato. Philip/Atnegam sta ancora tentando di riprodurre la tonalità giusta, e i suoi esperimenti hanno dato al Quartiere Scarlatto il suo tipico colore bordeaux. Magenta spiega anche al gruppo qual è il modo giusto di trasportarsi all'interno delle torri per raggiungere l'Ottava: bisogna inserire nei teletrasporti le lettere di "MAGENTA" nell'ordine esatto. In cambio dell'informazione Lucifer promette di far ragionare Philip/Atnegam e farlo tornare a vivere, distogliendolo dall'ossessione del rosso perfetto.

Nel seguire la sequenza corretta gli avventurieri visitano le torri rimanenti:

  • Indaco: una torre/magazzino piena di oggetti dimenticati, dalla cui cima pende un gigantesco pendolo. Diversi dei presenti trovano degli oggetti che possono fargli comodo in futuro, Apollo in particolare recupera una porta che si apre su un luogo nelle vicinanze. Il luogo cambia se la porta viene spostata, facendo pensare ad Apollo che quella porta potrebbe essere un ottimo strumento per penetrare dove non gli sarebbe permesso...
  • Rossa nuovamente: Zenodotus si è rifugiato in questa torre e alla vista del Consiglio della Mano Nera risveglia il drago con un fischio. La creatura spezza la propria catena e si leva in volo, sputando fuoco e distruggendo la torre. Nel caos che ne consegue il bibliotecario perde la vita e Caloggero viene rapito dal drago, che lo annusa e dichiara "hai l'odore della nostra gente", per poi levarsi in volo verso Sud, portando Caloggero con sè
  • Arancio: la porta in cima a questa torre, se aperta, rilascia una mandria di ogni genere di animale, e dà su una foresta. All'interno della foresta gli avventurieri affrontano un Ipnorospo, che per un breve periodo scambia i corpi di alcuni dei membri del gruppo

Il Consiglio arriva infine all'Ottava Torre.
Entrando nella sala principale, in cima alla torre, trovano un elfo di bell'aspetto con le braccia di un orribile colorito rosso scuro. Il mago è così preso dal suo calderone che quasi non si accorge dei visitatori. Lucifer cerca quindi di convincerlo a farsi dare il Libro degli Incantesimi con scarso successo. Abbandonata la strada diplomatica, attende il momento propizio per sottrarglielo con l'inganno. Quando Atnegam si distrae nell'osservare il cappuccio di Apollo, Lucifer ne approfitta per derubarlo.
Il mago non dà peso al gesto del guerriero, poichè é completamente concentrato su Apollo, a cui intima di consegnare il suo cappuccio.
Sebbene Apollo sia perplesso, impietosito dal racconto di Magenta e dalla lettera dei genitori, acconsente allo scambio, a patto che Atnegam prometta di riconciliarsi con i propri cari. Il mago però rinnega i propri genitori e si rifiuta di acconsentire alla richiesta, scatenando l'ira del ladro che sfodera le spade in atto di sfida e si prepara al combattimento.
Lucifer, cogliendo il momento di tensione, tenta con un goffo movimento di spingere Atnegam in un calderone ribollente. Il mago però si divincola rapidamente e acceca il suo aggressore con una pozione fumogena.
Nel frattempo Jikan, che stava esplorando il magazzino di esperimenti falliti al piano inferiore, è costretto malvolentieri ad abbandonare la lettura del Diario di Laboratorio di Atnegam per prendere parte al combattimento che imperversa furioso.

Nel bel mezzo della lotta Alabbarda ha una visione importante e abbandona il combattimento con Finfet gridando "Ci rivedremo al centro!".
Quando il violento scontro sembra volgere al termine e la fortuna sorridere al drappello della Mano Nera, Atnegam, ormai prossimo alla sconfitta, propone una tregua. Vedendo però i suoi avversari titubare di fronte alle sue proposte, beve da una boccetta viola che lo trasfigura.
Il mostro che rimpiazza Atnegam è incredibilmente forte e stupido, ma il terzetto, coordinando le proprie forze astutamente, ha la meglio su di lui rapidamente.

Terminato lo scontro la polizia di Ormallion intima al gruppo di uscire dalla torre. Senza nemmeno lontanamente considerare l'ipotesi di consegnarsi alla folla inferocita, la compagnia si divide ulteriormente: Lucifer ed Apollo, trasportando la pesante porta, seguono le tracce di Finfet ed Alabbarda inoltrandosi nel deserto di Tar; Jikan, invece, decide di fermarsi ulteriormente nella torre per studiare tutto il tempo possibile i libri di Atnegam, sfruttando una sedia dalle particolari proprietà magiche.

Il viaggio nel deserto di Tar è estenuante.
Dopo non molto le tracce lasciate da Finfet e Alabbarda si perdono nel vento e i due sventurati compagni sono obbligati a procedere a tentativi, nutrendosi di qualsiasi cosa riescano a recuperare. Smarriti e disperati, vengono salvati da quel somaro elfico di Odin e teletrasportati in un sudicio vicolo di Fuki.

Nel frattempo all'Ottava Torre la mente di Jikan si apre come mai aveva fatto nella vita e lo conduce in un viaggio di apprendimento e conoscenza superiore. Proprio nel mezzo di questa estasi, qualcuno bussa alla porta. Il rumore viene completamente ignorato da Jikan, toppo preso dai suoi studi, così fa il suo ingresso nella stanza Norberto.
Il tempo delle presentazioni è molto limitato, il druido fa appena in tempo a dire che è alla ricerca di Lucifer per conto di Darkino che un sibilo, seguito da una forte esplosione, fa tremare la torre. Sono i cannoni.
All'istante la nuova coppia si fionda verso le fineste che danno sul deserto di Tar, appena in tempo.
Sfuggiti alla morte per un soffio i due nuovi compagni si incamminano nel deserto. La loro marcia non dura molto perchè presto, anche loro, sono raggiunti e teletrasportati dal quella scrofa di Odin.

Il gruppo, finalmente riunito, si dirige alla locanda dell'Uovo Marcio per incontrare Trent Quattropalle.

Visita alla Locanda dell'Uovo Marcio

I quattro rapidamente raggiungono la squallida taverna del quartiere di Fuki. Appena entrati nella locanda vengono travolti dal trambusto caotico di persone, rumori e odori che la popolano. Nell'unico angolo libero della stanza siede, scortato dal minaccioso mezzorco Prot, quello che inequivocabilmente è Trent Quattropalle.
Dopo un fulmineo gioco di sguardi tra gli stranieri e Trent, Lucifer si dirige al suo tavolo ansioso di scoprire perchè Orblix lo abbia mandato da quel grasso bardo. Jikan e Norberto lo accompagnano, mentre Apollo prudentemente resta defilato ad osservare la scena, proteggendo la sua porta.
L'animata discussione verte subito su temi intriganti. Trent Quattropalle infatti riconosce subito Lucifer come il figlio di Gabriel Il Buono, suo vecchio socio nella compagnia dei Taglianodi. Lucifer prova a dissimulare la sorpresa per scoprire di più a riguardo, ma il tentativo non sfugge al navigato bardo che subito intuisce di avere una buona merce di scambio.
I quattro avventurieri, Trent e Prot cominciano così, su proposta di Quattropalle, a giocare ad 'Io non ho mai' con particolari calici magici che impediscono di imbrogliare. Dal gioco trapelano numerosi dettagli sui personaggi. L'informazione più importante che è rivelata dal gioco riguarda i colpevoli del furto alla Miniera Scarlatta.
Trent Quattropalle e gli avventurieri contrattano un accordo per recuperare dai ladri la roccia rubata ai nani. Quando tutte le parti sono state soddisfatte la conversazione termina con una stretta di mano.
A questo punto, Jikan e Norberto iniziano una partita a dadi con degli gnomi; Apollo viene condotto sul retro al Mercato Nero; Lucifer chiacchiera al bancone con l'oste e altri clienti cercando di reperire informazioni sulla città.

Terza Parte: Il quartiere nobile di Fatois

Il gruppo, dopo essersi radunato nella piazza principale della città, lascia in una cassetta di sicurezza la porta magica trasportata da Apollo.

Il logpost punta nel quartiere nobile di Fatois e in particolare alla magione dei Colette, famiglia nota in tutta la città per la passione di Lord Colette per il collezionismo.

Le strade del consiglio si dividono per un attimo con Lucifer che, dopo aver bevuto una pozione dell'invisibilità, tenta di infiltrarsi nella villa alla ricerca di un cospicuo bottino e il resto del gruppo che segue il logpost verso una strana tenda. Apollo, Jikan e Norberto fanno conoscenza delle parche, misteriose creature fuse in un unico corpo, che sono in possesso degli occhi della statua ma che in cambio chiedono di rientrare in possesso dei loro veri occhi, custoditi da un mago all'interno della villa dei Colette. Gli avventurieri accordano che restituiranno loro quanto dovuto in cambio dei pezzi della statua che possiedono e di far ringiovanire lo stregone e il ladro.

Jikan in un momento di follia e preso dalla passione per il gioco d'azzardo lancia nuovamente i dadi fatati e viene teletrasportato all'interno della villa dei Cesoir, in un'altra parte del quartiere, cercando di tornare di corsa dal resto del gruppo. Intanto Norberto e Apollo dopo essersi fatti trasformare in innocui animaletti dalle parche riescono ad entrare nella villa fino a giungere fuori dalla stanza dove sono custoditi gli artefatti. In quello stesso momento Lucifer ruba da una teca l'anello degli scoiattoli e fa scattare un allarme, richiamando l'attenzione della guardie.

Dopo varie peripezie, il gruppo al completo riesce ad infiltrarsi nella stanza degli artefatti dove saccheggiano tutto il possibile e poi scappano lanciandosi dalla finestra di nuovo verso la tenda delle parche. Queste ultime, finalmente libere, li teletrasportano in un bosco all'interno della magione e dopo aver tenuto fede all'accordo li abbandonano.

Gli avventurieri si accorgono di essere all'interno del giardino zoologico, erroneamente segnato sulla loro mappa come giardino botanico; riescono a sfuggire ad una viverna e ad uno xorn, e a scappare grazie all'aiuto di Norberto che si trasforma in un gatto e crea svariati diversivi aprendo le gabbie di troll, hellhound e altre creature, creando scompiglio e distraendo le guardie.


Quarta Parte: Il Tribunale e la Pietra dell' Anima

Il gruppo, dopo essersi riposato alla locanda dell'Uovo Marcio, segue il logpost fino nel quartiere di Mitzo-α. All'interno del Tribunale di Tanthrob seguono alcune cause presiedute dal giudice supremo Amy e apprendono ben presto il suo particolare e raffinato metodo di giudizio, invidiato in tutta Tanthrob.
Un giovane avvocato spiega loro che il giudice esilia tutti coloro che ritiene colpevoli all'interno della Pietra dell' Anima, una grossa gemma scarlatta incastonata nel tavolo della corte suprema; questi avranno ancora una possibilità di redimersi e uscirne superando una serie di prove e attendendo l'amnistia del giudice supremo.
Jikan rimane alla chiusura del Tribunale per tentare di analizzare e sottrarre la Pietra dell'Anima, ma dopo averla toccata finisce al suo interno.
Il resto del gruppo, dal momento che non trova più il compagno, capisce che può essere stato scoperto e decide di provare a liberarlo. Per scoprire le abitudini del giudice Amy, indagano quindi al Club dei Gentiluomini dove Apollo, dimostrandosi all'occorrenza affabile ed effemminato, estorce informazioni al medesimo avvocato che avevano incontrato al Tribunale e scopre che il giudice è solito girare di notte nel quartiere di Fuki per soddisfare i suoi appetiti sessuali con dei giovani e muscolosi mezzorchi.
Nonostante tutte le conoscenze raccolte il gruppo decide di chiedere l'aiuto di Trent Quattropalle per mettere a segno il colpo.
Durante le trattative Trent viene a conoscenza della Gilda dei Viaggianti e del fatto che gli avventurieri ne facciano parte e consegna loro un oggetto cilindrico mediante il quale riescono a decifrare la lettera perduta nella grotta da Migraine, che recita:

Dear Migraine, we have to finish the research project as soon as possible. We can't lose to him!
All the answers, the power, the ultimate goal of our existence lie in the center.
Your loving sister Amerge

Trent fornisce informazioni su dove trovare il giudice Amy quella sera stessa e il gruppo dopo averlo addormentato e imbavagliato riesce a sottrargli il medaglione e a tornare nel Tribunale di Tanthrob dove Apollo, dopo aver recuperato il manuale d'uso della Pietra dell'Anima, teletrasporta tutti al suo interno, nel tentativo di raggiungere Jikan.

All'interno della pietra il gruppo affronta diverse prove, si riunisce allo stregone e quest'ultimo riesce a recuperare sia un artefatto che il gruppo aveva smarrito sia la bocca di Ghido, artefatto al quale puntava il logpost.
Dopo aver superato con astuzia e coraggio un drago e una serie di altre prove il gruppo si trova nella stanza dell'amnistia con una donna, che dapprima si presenta loro come una giovane e candida fanciulla e poi si rivela essere una potente strega di nome Sophos.
Nonostante i tentativi di Lucifer di convicerla ad aiutarli per la causa della Mano Nera e lo sterminio degli elfi, il resto del gruppo riesce ad esiliarla nuovamente all'interno della Pietra dell'Anima, non fidandosi della strega.

  • imboscata ai cacciatori di taglie
  • info su: traditori, nani, taglia, coinvolgimento jikan?
  • libera sophos
  • tribunale in fiamme
  • discorsetto trent 4palle
  • uzimo ancora problema??
  • decisione di andare a ottaviere tribunale

Quinta Parte: Kronin-Fahlor, la gilda del Tribunale, il mondo a bolle

L'ottaviere sotto il controllo del tribunale è ricoperto di densa nebbia e abitato da persone folli, povere e malandate. Al centro del quartiere torreggia una grande piramide nera priva di entrate e/o uscite.

Gli incontri con gli abitanti del luogo sono quantomeno peculiari. Gli autoctoni pongono strane domande quali: "menti?" o "ti scaccoli?" e sono spaventati dalle più semplici richieste o interazioni.
Peculiare l'incontro con un vecchio matto che possiede un compendio di regole del quartiere, da lui redatto in base alle sue esperienze.
Un'altro incontro caratteristico è quello con una bambina alla ricerca del padre che affida al gruppo la missione di riportarlo a casa.

La disperata ricerca di un accesso alla piramide (luogo indicato dal logpost) porta a scoprire in maniera sconveniente che chi tocca la piramide inizia a vomitare tarantole senza sosta.

Mentre si prosegue l'ardua investigazione il gruppo entra in contatto (grazie a Migraine?) di uno degli innumerevoli misteri di Tanthrob: la città sorge su una misteriosa lastra di pietra scura con bassorilievi che formano un disegno irriconoscibile. Forse recarsi alla Miniera Scarlatta potrebbe aiutare a far luce sulla questione.
Ci sono questioni più urgenti da affrontare al momento e il gruppo passa oltre, per il momento.

Si entra a contatto con dei ribelli che si oppongono al potere del Tribunale. Sono capeggiati da un ex-fondatore del tribunale: Fal'lok. I ribelli vivono in condizioni disagiate e sembrano disperati.
Fal'lok fornisce informazioni su come entrare nella piramide, in cambio della promessa che, una volta lì, il gruppo distrugga una delle Pietre dell'Anima.
L'unico accesso alla piramide è dal mondo a bolle in cui si finisce se si mente o infrangono alcune delle regole del Tribunale.
Senza troppi complimenti il gruppo viene catapultato all'interno della prima bolla.

Il gruppo riesce a superare la prima bolla, un ecosistema composto da una fitta foresta, seguendo il logpost e lasciandosi cadere nelle sabbie mobili. Riemergono in una seconda bolla, un ecosistema desertico dove tutto ciò che riescono a scorgere è un'oasi in lontananza. Dal momento che il logpost sembra puntare in un'altra direzione il gruppo decide di proseguire nella missione piuttosto di concedersi un meritatissimo riposo nell'oasi. Nel tentativo di raggiungere un oggetto magico individuato da Jikan vengono attaccati ma riescono a rifugiarsi un cunicolo sotterraneo dove fanno la conoscenza di Sbrodolo, un nano che scoprono essere anche un viaggiante. Il vecchio nano svolge un compito molto importante, è infatti a capo di una comunità dove i più giovani si prendono cura dei più anziani, i quali in punto di morte donano la loro vita per permettere ai primi di lasciare la bolla prima di aver scontato l'intera pena. Sbrodolo condivide con il gruppo diverse informazioni sulla Gilda dei Viaggianti e utilizza la seconda parola del potere obbligando Lucifer a sgominare una manticora e una lamia che il gruppo di rifugiati non è mai riuscito ad uccidere; Jikan promette inoltre al nano di riportare la carne della manticora per sfamare gli anziani e i malati.
Raggiunta l'oasi il gruppo riesce a rivelare l'illusione della lamia e scorgere le pile di cadaveri che circondano il luogo, individuando anche una misteriosa grotta sotterranea. Il tentativo di cogliere di sorpresa la lamia fallisce e il gruppo viene attaccato da una serie di servitori assoggettati al volere di quest'ultima; tra di essi Ragnarock, che liberatosi dalle illusioni entra nel tunnel sotterraneo accecato dalla vendetta. La manticora viene distratta e impaurita dalla vista di un drago, illusione evocata da Jikan, e poco dopo viene fatta esplodere in volo grazie ad un magistrale lavoro combinato di Norberto, trasformatosi per l'occasione in un rinoceronte e Apollo, riscopertosi per l'occasione piromane. Una volta all'interno del tunnel sotterraneo tuttavia il gruppo cade nella trappola della lamia che si finge essere Ragnarock morente mentre il gruppo di avventurieri, per nulla compassionevole lo supera e avanza, addentrandosi ancora più a fondo nella grotta; l'unico che rimane indietro, cercando di curare il ferito è Lucifer, che viene quindi colto di sorpresa dalla lamia.

Il combattimento con la lamia è feroce, ma il gruppo ha la meglio e ignorando le suppliche della subdola creatura viene posta fine alla sua turpe esistenza.
Ragnarok, dopo essersi ripetutamente e irrispettosamente rifiutato di entrare nella Mano Nera, nonostante gli sia stata salvata la vita per ben due volte, ingaggia uno scontro con Lucifer che lo blocca al suolo senza sforzo. Umiliato dalla sconfitta e guidato dalla sua pochezza morale sputa in faccia al suo salvatore. Fu così che Ragnarok l'ingrato morì... durante l'aspra battaglia con la Lamia, sia chiaro.
Compiuta la missione, si torna dal buon Sbrodolo con abbastanza bistecche di Lamia per gli anni a venire.
Come apprezzamento per il buon lavoro compiuto, Sbrodolo condivide parecchie informazioni sui viaggianti. Il gruppo finalmente ha la certezza che i propri sospetti siano fondati: Odin l'elfo è un bastardo che li ha raggirati e manipolati.
Tramando vendetta il quartetto procede.

Con al proprio seguito due giovani aspiranti membri della Mano Nera, il gruppo parte diretto all'uscita della bolla, il tempo stringe.
Senza al proprio seguito due giovani aspiranti membri della Mano Nera il drappello di avventurieri fa finalmente il proprio ingresso nella piramide.

L'interno della piramide è inusuale almeno quanto l'esterno, o forse più. Gli avventurieri si trovano nella sezione più alta della piramide, un'ampia stanza piena di draghettini colorati che svolazzano qui e là senza sosta. Ci sono vari "nidi" nelle rientranze che contengono svariati oggettini luccicanti e un grosso pendolo/lampadario sospeso al centro della stanza.

Si gioca a "chi cerca trova" con qualche simpatico draghetto e guarda, guarda si trovano le orecchie di Ghido Kaki. Tutto bene, se non che ai draghetti non piace essere derubati e impazziscono in un cromatico turbinio di artigli e soffi debilitanti.
Per quanto ridicolo possa sembrare, il combattimento è uno dei più feroci di sempre.

Durante la frenesia della lotta, la Pietra dell'Anima viene distrutta facendo collassare i mondi bolla nel mondo reale. Il risultato è disastroso: la piramide si riempie di sabbia e alcuni dei nostri eroi rischiano una morte orribile. Lucifer si salva solo e soltanto grazie ad un tempestivo intervento di un sibilante Norberto.
Nel frattempo Jikan e Apollo fanno saltare con la dinamite una parete della piramide per creare una via d'uscita da quella trappola infernale.

E' fatta, il gruppo emerge vittorioso davanti a una folla in visibilio.
Lucifer coglie l'occasione per rimpolpare le fila della Mano Nera, reclutando in massa tra le file dei ribelli, dei liberati dalle bolle e dai cittadini di Kronin-Fahlor. Parte un duello verbale con Fal'lok a distanza per il cuore della folla.

Il sole splende alto in cielo per la prima volta da tempo immemore, la giovane bambina ritrova il padre e tutti sono felici.

Intermezzo: l'esilio in Omega, il Piano Dimenticato

Il gruppo inizia un discorso in privato con Fal'lok in cui si toccano argomenti spinosi come l'inevitabile morte di Ragnarok, il futuro, il potere, la vita e le cose.

Con uno schiocco Kronin-Fahlor sparisce e tutti, ma proprio tutti, sono esiliati su Omega: un piano desolato adibito a prigione di massima sicurezza dal Tribunale. Le cose si mettono male.
Anche con Fal'lok non va alla grande. Il mezz'orco è più astuto di quel che sembra e connette i puntini di tutti i casini successi a Tanthrob di recente e il nostro gruppo di avventurieri.
Il suo destino è segnato, anche se lui ancora non lo sa.

Tra le fila degli esuli si fa strada un tal Dredge Malore, fondatore del tribunale e ergastolano nella bolla di ghiaccio. Il nano è completamente fuori di testa, ma fornisce comunque qualche informazione importante sul Tribunale e sulla pessima situazione in cui il gruppo si trova.

In lontananza, dal cielo, piove qualcosa di estremamente grosso e pesante. Il gruppo vuole andare ad esplorare, ma solo dopo aver controllato i dintorni.
E' così che viene rinvenuta la statua di Balor, il drago bianco. Il gruppo si propone di risvegliare Balor e riesce nel suo intento, scoprendo, con somma sorpresa, che Balor e Dredge sono vecchi amici divisi da vecchi dissapori.

Risvegliare Balor si rivela una mossa saggia sotto tantissimi aspetti, uno dei quali, è il fondamentale aiuto che il millenario drago fornisce nel sanguinoso combattimento contro la grossa cosa caduta dal cielo, rivelatasi un golem di 40m mandato dal Tribunale.

E' un massacro.
Solo in pochi riescono a salvarsi da questo selvaggio assalto e a fuggire in groppa al drago. Inutile dire, Fal'lok non è tra i fortunati.
A grande sorpresa, il suo altro figlio Grunt sì. Grazie alla sua ragionevolezza, non un tratto di famiglia evidentemente, è in ottimi rapporti col gruppo.

Durante il volo, Balor racconta la sua triste storia e come il suo tentativo di salvare gli elfi sia stato frainteso e scambiato per genocidio.
Il gruppo intermedia tra Balor e Dredge ricucendo i legami di una vecchia amicizia e intaccando l'integralismo folle di Dredge.

Il gruppo arriva a Nuova Sottoscura, l'antica citta degli elfi oscuri. Qui apparentemente c'è un'uscita segreta, ma gli inseguitori incalzano e c'è da prepararsi ad un assedio.

Grazie all'aiuto di Balor, che può percepire il potere magico derivante dal portale, il gruppo si dirige nel cuore della città all'interno di un vecchio templio in rovina dove dopo aver battezzato con il fuoco ragnatele e uova di ragno per farsi largo trovano finalmente una via di fuga da Omega; sentendosi il fiato del Tribunale sul collo decidono di far collassare il terreno e il templio alle loro spalle per coprirsi la fuga.


Rivachiara e il tradimento di Jikan

Gli avventurieri si ritrovano all'interno dei una vasca di acqua chiara e luminescente nella stanza di un grande ma trasandato castello. Dopo uno scambio di convenevoli non troppo amichevoli vengono accolti da [[Salazar], La e Pyke in quello che scoprono essere il castello di Rivachiara. Durante il banchetto serale vengono incoltre a conoscenza della loro storia, dell'odio verso i figli della dea ragno e delle proprietà curative dell'acqualuce, che la Mano Nera si offre di commerciare per tutto il continente di Mor.

Per quel giorno però i pericoli non sono affatto terminati... Migraine compare dal nulla a disturbare un momento di intimità tra Apollo e Lucifer che avevano deciso di riposarsi "facendo un bagno insieme" vestiti solo di acqualuce. Il viaggiante li mette in guardia da Odin chiedendo a loro di dare un pezzo della statua alla sorella Amerge, sembrerebbe infatti che tra i due sia in corso una gara e che Odin stia tentando di barare intimorito dall'abilità di Amerge.

Jikan utilizza una sfera magica per provare ad entrare in contatto con l'elfa ma senza successo; quando prova invece a capire dove si trova Odin quest'ultimo dopo pochi istanti compare al bordo della vasca esigendo tutti i pezzi della statua come richiesto. Apollo cerca di temporeggiare e Odin si rivolge allora a Jikan rivelando al gruppo che l'aspirante stregone gli aveva già consegnato tempo addietro un pezzo della statua in segreto.

Odin scompare in un baleno dopo aver pietrificato e successivamente tentato di disintegrare il povero Norberto, unico del gruppo ad aver tentato di opporre resistenza. Jikan, temendo per la sua vita scappa diventando invisibile e buttandosi da una voragione nel muro causata da Odin; dopo una acrobatica colluttazione in caduta libera con Apollo riesce a librarsi in volo scomparendo all'orizzonte.

Norberto nonostante lo shock è ancora vivo ma lui Apollo e Lucifer rimangono senza più alcun pezzo della stuatua, senza la ricompensa che Odin aveva promesso loro e con un nuovo nemico.

Il fallimento brucia, ma non c'è tempo da perdere. Il giorno successivo, con il morale ancora scosso, si intraprende una serrata trattativa con Salazar Galanodel per avviare l'associazione commerciale dell'acqualuce.
La contrattazione è serrata e si chiude con una stretta di mano gelida tra Lucifer e Salazar.
Sistemati gli ultimi dettagli a Rivachiara, il terzetto con l'aggiunta di Grunt e due novizi, si dirige verso Pokhrob. Il gruppo vuole esplorare la via che passa per la terra d'Halfling, nell'ottica di aprire nuove rotte commerciali che comprendano Rivachiara. La strada si rivela corta, ma la totale assenza di Halfling, animali selvatici e altre stranezze lasciano con molte domande.


Ishmael

Durante il viaggio il drappello fa conoscenza di Ishmael e del suo gatto. L'uomo è alla ricerca dei capi della Mano Nera e dice di avere preziose informazioni per loro. Non subito il gruppo rivela la sua identità, scottati dalla recente esperienza con Jikan.
Ishmael si rivela un tipo sciallo e si integra subito.

Un piccolo disguido interplanare

Giunti a Pokhrob le celebrazioni sono epiche. Si celebra il ritorno degli eroi di Pokhrob e la sconfitta dei contrabbandieri.
L'incontro tra Apollo e le nuove leve è teso per via del decesso di Igor, ma appurata la verità tutto si risolve.
Il giorno dopo, finite le celebrazioni, si presentano varie questioni spinose nella gestione della città e della Gilda.
Ishmael consegna ai compagni una pergamena enigmatica scritta dal primo viaggiante in merito alla vita eterna, e possibilmente indirizzata a Odin.

Non abbiamo tempo sufficiente, ma voci corrono di un tale Ghido Cachi, reso immortale da una fonte d'acqua cristallina che sgorga nel deserto di Tar.

Il deserto e' una landa misteriosa, e mostra i propri segreti solo a chi e' predestinato. Io non sono predestinato, ma Ghido Cachi si'.

Prepara questi ingredienti e lasciali del laboratorio. Da domani avremo tutto il tempo del mondo.


L'enigma si infittisce.
Norberto entra definitivamente nella Mano Nera con rito solenne e magna celebrazione. Il primo gesto del druido è quello di insegnare la professione di pastore di cinghiali ad Arlun.

Durante i pochi giorni di permanenza a Pokhrob il gruppo si adopera per far tornare alla normalità la foresta circostante portando il succo di idropere alla Madre dei Trent per guarirla dal progressivo decadimento e incattivimento.

Ishmael inoltre riesce ad evadere la sorveglianza alla base della torre della principessa di Pokhrob entrando così in contatto con lo spettro di Grob lo Stregone che la possiede; il gruppo decide di recarsi a Tanthrob per reclutare un chierico in grado di effettuare l'esorcismo per liberare la principessa dallo spettro, il prescelto potrebbe essere proprio Gabriel, il buono, padre di Lucifer mentre Ishmael organizza i preparativi per intrappolare lo spirito.

Durante il percorso si imbattono in un accampamento di gnoll che il cacciatore di taglie Uzimo, l'Incantabestie scatena contro di loro, cercando di travolgerli, il gruppo tuttavia riesce prontamente a sconfiggerlo facendolo travolgere dagli stessi gnoll che aveva aizzato contro di loro... si rendono conto tuttavia che qualcuno è sulle loro tracce.

Arrivati a Tanthrob si recano da Trent Quattropalle che riescono a convincere a diventare sponsor ufficiale della Mano Nera in cambio di informazioni sulla gilda dei viaggianti e su Amy.

Lucifer e il resto del gruppo incontrano per la prima volta Gabriel, il buono nell'ottiviere di Set-mallion dove il chierico dirige la chiesa del suo dio insieme al suo fedele servitore, l'elfo Michael.

Nel corso della lunghissima giornata...

...Ishmael e Norberto tentano invano di convincere Brom il mercante a vendere il Ristorante Fluttuante, nuovissima attrazione stagionale del Lago Git, scoprendo così i loro piani di entrare in possesso della rotta commerciale che passa per il lago e che si spera ritorni attiva grazie alla ricostruzione del ponte precedentemente bruciato...

Corrisogni e la vendetta su Virulon

...il gruppo entra in contatto con il maestro Corrisogni, grazie ad un fortuito incontro con il nano Sbrodolo che avevano in precedenza aiutato all'interno del mondo a bolle; riescono ad accedere ad uno dei sogni del maestro e dopo una serie di prove e indovinelli accettano di diventare suoi seguaci permettendogli di entrare nei loro sogni e al contempo di essere accompagnati a visitare sogni di altri adepti...

...il gruppo scopre inoltre che il super intelligente Coboldo che avevano precedentemente incontrato è ancora vivo e che i genitori di Atnegam stanno cercando di ottenere giustizia, convinti dell'innocenza del figlio e del bibbliotecario nella tragica serie di avvenimenti nelle torri...

Durante la notte il gruppo riesce, con l'aiuto di un nano fabbro di Ormallion, ad infiltrarsi nel rifugio di Viluron e a giustiziarlo insieme ai due contrabbandieri Jade e Skud'ho che aveva assoldato come sue guardie del corpo... un chiaro messaggio per i nemici della Mano Nera.


Il ritorno di Alabbarda

- Dopo l'uccisione di Virulon il gruppo incontra Alabbarda in un vicolo polveroso di Tantrob, la quale racconta di essere stata imprigionata nel deserto da un uomo dalle sembianze di tigre che le ha donato un medaglione e le ha affidato la missione di ritornare nel deserto portando degli avventurieri;

- Darkino nel frattempo invia un fugo a Norberto dal circolo della Luna chiedendogli di aiutare i Guardiani della Luna a sconfiggere il male imminente (che sta per sopraggiungere nel deserto);

- il team decide di sfruttare il potere concesso da Corrisogni spiando i sogni di Trent (fortissimi dubbi sulla sua fedeltà) e di Alabbarda;

- Il gruppo torna da Gabriel che li teletrasporta a Pokrob, comparendo sul retro della capanna di Orblix;

- Gabriel aiuta il team ad effettuare l'esorcismo, ma Ismael imprigiona il demone Grob in una pietra che inizia a portare con sè;

- Nel frattempo i sotterranei di Villa Rossa vengono infestati da un Demone delle Catene;

- viene imbastita una grande cena di festeggiamento durante la quale compare Amerge che affida agli avventurieri la missione di accompagnare il fratello nel sottosuolo di Tantrbo;

- Ismael, Apollo, Lucifer e Norberto si recano in un paesino limitrofo dove una povera anziana signora crea per loro (dietro lauto compenso) un cerchio di teletrasporto per Tantrob;


Sotto Tantrob: la casa del Primo Viaggiante e la Grande Trivella (Spore!)

- entrati nei sotterranei di Tantrob il gruppo si trova a fronteggiare dei Purple Wurm prima di scoprire un piccolo castello appartenente alla gilda alternativa dei nani di Ar-Ma-Tor, deserto e colmo di pietra rossa. Mentre ognuno provvede a riempirsi tasche e bisacce della preziosa pietra, il castello viene attaccato da dei funghi umanoidi che li attaccano con svariate spore letali. (funghi che affermano di essere stati posizionati qui su ordine del primo viaggiante);

- giunti in prossimità della casa del primo viaggiante, il gruppo viene raggiunto inaspettatamente da Jikan accompagnato da due mercenari. Dopo una violenta battaglia Jikan riesce a fuggire, lasciandosi alle spalle i cadaveri dei due mercenari;

- Il gruppo riesce ad entrare nella ricca casa del Primo Viaggiante, dove viene scoperta un'enorme trivella di magimetallo, oltre a dei dipinti che fanno supporre che al centro del pianeta ci sia una lacrima di divinità. Viene chiamata Amerge che fugge quasi immediatamente a causa di rumori provenienti dalla porta di ingresso;

- Il gruppo fugge attraverso il vano di un elevatore ed inizia un tranquillo giro per Tantrob con shopping e visite ai templi;


La Morte di Apollo, l'arrivo a Smeralda e il Re della Forgia

La Regina della Forgia in fuga dagli aggressori

- Apollo decide di recarsi al tempio di Lolth nottetempo e si finge il Prescelto, incitato dai fedeli ad affrontare la prova del Dio. Viene condotto in una stanza segreta del tempio dove un'armatura magica ed una Banshee lo colpiscono a morte (prova non superata);

- Ismael, Norberto e Lucifer riescono a recuperare il corpo esanime e si recano da Gabriel, che tuttavia nega loro la resurrezione;

- Sempre utilizzando i cerchi di teletrasporto si recano quindi a Smeralda (città caratterizzata da una breccia interplanare nel suo cielo), punto di sosta verso il deserto nel quale sperano di trovare un chierico che riporti in vita il compagno. Alabbarda nel frattempo si stacca dal gruppo iniziando a recarsi nell'avamposto nel deserto per preparare la spedizione;

- Gli avventurieri giungono quindi dopo una breve visita della città ad un fatiscente tempio di Odino nel quale li accoglie il pittoresco chierico Salvo Diggiorno (dal forte accento partenopeo), il quale intercede con Odino per accogliere la loro richiesta di resuscitare Apollo. A presentarsi tuttavia è Loko, il quale pretende un compenso in cambio della resurrezione: rapire e consegnargli il Figlio del Re della Forgia, allocato in un altro piano dimensionale e nemico giurato di Odino;

- Il gruppo accetta e Loko li accompagna (incarnato nel corpo di Apollo) alla catapulta che lancia i cittadini di Smeralda nei vari piani che compaiono nel cielo della città. Al momento opportuno con un espediente il gruppo riesce a catapultarsi nel piano del Re della Forgia.

- I 4 si ritrovano in una foresta dove la Regina e moglie del Re della Forgia si sta rifugiando per sfuggire ad un imp dal braccio meccanico e due hellhound facenti parte di una rivolta. La Regina affida loro il figlio neonato, insieme ad un medaglione che Lucifer indossa;

- Tornati a Smeralda fuggendo dalla rivolta Apollo tuttavia viene catturato dalle guardie (Loko abbandona subito il corpo lasciandone le spoglie inanimate), Ishmael entra in contatto con gli studenti del CERMM mentre Lucifer e Norberto riescono a fuggire in volo con il neonato;

- Il gruppo si riunisce nel tempio dove Salvo poggia il neonato sull'altare evocando Odino: nello stesso momento il corpo di Apollo, diretto su un carretto verso una sudicia fossa comune, riprende vita;

- Si apre un fascio di luce nel tempio ed il neonato (che cresce a dismisura di minuto in minuto) ascende lentamente. Il medaglione al collo di Lucifer però reagisce alla minaccia a cui il "bimbo" è sottoposto ferendo brutalmente il mezzelfo, che cerca di liberarsi strappandosi dalla carne viva pezzi di catena.

- Norberto interrompe la trance di Loko ed il bambino viene momentaneamnte liberato, ma Odino esige il pagamento della resurrezione minacciando di uccidere nuovamente Apollo...

- il Re della Forgia, che parla tramite la bocca del figlio, intima al gruppo di restituire entro tre giorni l'erede, o ci saranno grosse conseguenze. Nel frattempo Odino lancia un ultimatum: in 24 ore pretende o la testa del Re della Forgia o il sacrifio del figlio nella Forgia stessa.

- Salvo Diggiorno riesce, in circostanze alquanto fortuite, a togliere la maledizione della collana al collo di Lucifer e Apollo, ormai redivivo, riesce a ritrovare il gruppo.

- dopo un breve confronto il gruppo, nonostante ognuno di loro sia ricercato, si dirige in città per recarsi al CERMM in cerca di informazioni su come tornare al più presto nel piano della Forgia. Si imbattono quindi in degli Halfling elegantemente vestiti che proclamano al popolo l'imminente votazione per la giornata in cui si sarebbe dovuto tenere il Festival dei Sommozzatori. Nel frattempo Ishmael scopre un luogo sospetto dietro un'osteria.

- mentre si lanciano alla ricerca degli amici del CERMM, prende forma il piano di comprare una start-up di Sommozzatori per procurarsi i mezzi e la copertura per eludere le guardie e riavvicinarsi alla Catapulta. Evitati i funghetti allucinogeni di un simpatico Halfling (tranne Norberto che, trasformato in capra, scopre piccoli segreti dell'universo in un delirante trip) riescono a stringere un accordo con una Sommozzatrice. Il giorno dopo si recano alla Catapulta insieme a Lily "la Nostalgica" e, sfruttando un breve istante, si fanno catapultare nel piano della Forgia.

Il ritorno nel piano della Forgia

Apollo non appena catapultati nel piano della Forgia riesce a recuperare con agilità il boccino d'oro mentre un sommozzatore degli scafandri argentei viene trapassato da parte a parte da Lucifer, con l'aiuto, inconsapevole, di Norberto. Il ladro diventa invisibile facendo credere agli altri sommozzatori di essersi di nuovo tuffato nella breccia per tornare indietro con il boccino tra le mani.

Il gruppo, successivamente seguito da Apollo, si avvia verso la Forgia, seguito dalla nostalgica Lily, componente fondamentale per permettere il ritorno nel piano di origine.

Degli ingnari taglialegna vengono bloccati e interrogati per capire come sia possibile l'accesso al regno della Forgia (Lucifer è l'unico che conosce l'ifernale, che sembra essere l'unico linguaggio compreso dalle creature che abitano il piano); scoperto l'ingresso il gruppo negozia con gli imp di guardia un lasciapassare e si addentra nella fortezza percorrendo per lunghissime decine di minuti un percorso nel sottosuolo.

Gli avventurieri vengono quindi portati al cospetto di Plutos, generale del Re della Forgia, il quale si rifiuta di portarli al cospetto del proprio Re ("One does not simply gets to meet the King of the Forge", la frase pronunciata dal generale con un preciso gesto di dita e trascritta con cura dai Viaggianti nelle Cronache). Dopo alcuni minuti di discussione con Lucifer, che fa da portavoce del gruppo, Plutos rivela con un sorriso beffarto che il Re è molto indebolito e non potrebbe riconquistare i suoi poteri a meno che il Principe non ritorni da lui; si offre quindi di prendere il principe in custodia, per la salvaguardia di tutti, e offrire doni e ricompense agli avventuriori, facendoli scortare fuori dal Regno.

Nonostante la palese intenzione di Plutos di trucidare Principe e Re della Forgia, Lucifer racconta la propria versione dei fatti al gruppo, tranquillizzando Norberto e Apollo che il Principe sarebbe stato sano e salvo e che non avrebbero mai più sentito parlare del Re della Forgia, compiendo così il volere di Odino.

Ad imperitura memoria di Bob, bibliotecario extraordinaire.
  • istigazione al caos del patrono di Ishmael: fa in modo che il Re della Forgia sappia cosa è successo e potresti venire a conoscenza di come sia divenuto immortale
  • il fabbro è l'orecchio del re
  • il gruppo si dirige alla forgia per recuperare il premio promesso da Plutos dopo una breve discussione sul da farsi: seguire le indicazioni del patrono per cercare la ciliegina sulla torta molto rischiosa o portare a casa l'ottimo rislutato
  • incontro con il fabbro e l'aiutante nano
  • Ishmael rivela al fabro che Plutos è entrato in possesso del figlio del Re della Forgia usando message per nasconderlo ai suoi compagni
  • In un modo o nerll'altro, tutti aiutano a recuperare il pendaglio del nano dallo sgabuzzino, combattendo contro un'orda di bracci meccanici e un babbuino cyborg
  • è tempo di tornare alla breccia, Lily comincia a sentire la nausea da nostalgia
  • tutti si affrettano verso l'uscita, meno Ishamel che rimane indietro per controllare se le sue azioni hanno avuto le conseguenze sperate: la Forgia un tempo completamente priva di chaos ora è in subbuglio.
  • Norberto e la comunicazione telepatica con i Flumpf: povero BoB
  • Il gruppo principale raggiunge gli altri sommozzatori; Numatar e soci sono prigionieri dei sommozzatori argentei.
  • Apollo si nasconde per evitare che gli altri sommozzatori scoprano non sia tornato a Smeralda
  • Lucifer e Norberto: combo classica hold person + spiedino -> easy win
  • Ishamel come Profumpo Storia di un assassino con i Flumpf
  • Ritorno a Smeralda: Mano Nera sull'insegna

In Viaggio Per il Continente di Tar

Il drappello di avventurieri si imbarca per un viaggio tranquillo di tre giorni da Smeralda a Vibrass, il primo porto del continente di Tar.
Il viaggio procede placidamente, con i vari personaggi che trascorrono il tempo riposando e lavorando sulle proprie abilità:

  • Norberto, in solitudine, esplora se stesso con gli svariati tentacolini da Flumph.
  • Apollo controlla il suo più recente bottino e spia dei mercanti scoprendo, tra le svariate cose, che molti mercanti rimpiangono i tempi di Bron e Virulon, quando fare affari era molto più semplice.
  • Lucifer prova a studiare il suo nuovo libro, ma il suo rapporto con la lettura si riconferma non idilliaco. Quando neanche Apollo sembra essere disposto ad aiutarlo, abbandona l'idea e si mette a rovistare tra le sue nuove armi e armature.
  • Ishmael studia veleni e sperimenta i funghetti allucinogeni di Spanky McGee. Curiosamente il suo trip gli rende particolarmente facile contattare il suo patrono che, deliziato dai recenti eventi, gli rivela di avere un “dono” per lui. Per riceverlo è importante che Ishmael custodisca la pietra di Grob lo stregone fino al deserto.

Il patrono gli racconta anche l'interessante storia di come il Re della Forgia sia diventato immortale.
C'erano una volta una principessa e un umile fabbro che si innamorarono. Questo amore lo porta ad ossessionarsi e salire di rango, finchè ottiene il permesso del re di sposare la principessa.
Diventato egli stesso re, il demone conquista il proprio pianeta. Il potere del demone e delle sue armate cresce e brama dopo poco tempo sempre più piani, pianeti e tempo.
Si fece iscrivere rune sul corpo e grazie al sacrificio di tre arcimaghi il Re della Forgia riuscì ad ottenre l’immortalità rinunciando alla propria umanità e rivivendo nella propria progenie.
Il figlio eredita i poteri del padre indebolendolo a mano a mano che cresce e fino ad assorbirne completamente i poteri, le memorie e l’intera vita.

L'ultima notte di viaggio, il gruppo viene contattato durante la notte da Corrisogni e la sua nuova alleata Amerge.
Durante questo incontro si viene a sapere che Odin, in combutta col Primo Viaggiante, stanno cercando di recuperare qualcosa al centro del deserto di Tar. Ovviamente vanno ostacolati, il pericolo che riattivino la trivella è troppo grande, ma mai quanto l'odio che i quattro avventurieri nutrono verso Odin.
Si viene a conoscenza che Jikan l'infame è il lacchè di Odin destinato a recuperare questo misterioso oggetto. La gioia truculenta della possibilità di vendetta esplode sui volti dei tre della Mano Nera.
Corrisogni e Amerge promettono tutto il supporto necessario per il successo della missione e rivelano come contattarli, in caso di necessità.

Vibrass

Ormeggiati al molo di Vibrass, il gruppo incontra una preoccupata Alabbarda.
Apparentemente Rod il Leone si è messo nei guai. Un duello per via di una partita a carte finita male è fissato per mezzogiorno.
Il gruppo si ricongiunge ai tre Guardiani della Luna. Calmare i bollenti spiriti dell'orgoglioso Rod non è facile, ma, una volta placato, iniziano i preparativi per il viaggio a Tartarus.
Grazie alla proverbiale affabilità di Norberto e qualche moneta d'oro, si viene a scoprire che Jikan è strisciato fuori da Vibrass due giorni fa, il tempo stringe.
Proprio quando il drappello è pronto a lasciarsi alle spalle la città sul dorso di inesplosi olifanti, un pittoresco e rabbioso halfling raggiunge Rod.


Dice di chiamarsi Bob il bombardello, o forse Bim bumbarda, non è chiaro il nome di questo balbuzienete dinamitardo. Sono però molto evidenti i due candellotti che porta alla cintura. Apollo in un tentaitivo, di concludere rapidamente lo scontro, cerca di sottrarre a Bom Bardillo l'acciarino per innescare la dinamite, ma con sua estrema sorpresa non trova nulla. Proprio in quel momento Gin Bum Bam scaglia un candelotto in direzione del nerboruto Guardiano della Luna, che nel frattempo, cedendo alle provocazioni, aveva accorciato le distanze. Senza che nessuno se ne accorga, la mano invisibile saetta nell'aria rispedendo la dinamite al mittente, che allibito osserva il candelotto atterrare ai propri piedi. Lucifer non si lascia sfuggire l'occasione e scaglia un Eldrich Blast in direzione dell'esplosivo, mancandolo di di pochissimo. Tanto scosso quanto esterrefatto, l'halfing si da alla fuga, seguito a ruota dai propri compagni, che si aspettavano un ben altro tipo di segnale, vista l'intenzione di tendere un agguato. Non compie molta strada però, viene infatti agguantato e brutalizzato da un infervorato Rod che infine lo annega nella polvere da sparo.

Nel Deserto

Rinunciando ad inseguire gli assalitori, vista la natura pressante della loro missione, gli avventurieri si avviano verso il deserto, dove si accorgono ben presto che la sabbia sembra avere vita propria. L'unico tratto di strada sicuro infatti è quello delimitato su ambo i lati da una staccionata in legno e corda. Durante il viaggio, Lucifer si dimostra molto interessato al Tabaxi dagli spiccati tratti felini, il quale, sfoggiando tutta la propria leggiadria si avventura nel deserto con passo svelto e sicuro. Al ritorno ha con sè tre succulente lucertole e ne dona una al suo nuovo amico con molto entusiasmo. Nel frattempo Norberto indossato il fantomatico Cappello del Gufo Peruviano vola in avanscoperta, trovandosi ben presto al cospetto dell'olifante esploso. Lo smemorato druido si dimentica però del limite di tempo imposto dall'uso di questo pittoresco oggetto magico e per l'ennesima volta si ritrova costretto a rimanere in forma animale fino al giorno successivo.

Una volta riunitosi al gruppo, Norberto riesce a comunicare agli amici quanto scoperto grazie all'intermediazione di Sal, l'altro druido del gruppo che traduce le parole del gufo. Dopo qualche ora di cammino, la compagnia giunge al cospetto della carcassa dell'animale, ed entrambi gli olifanti al loro seguito mostrano segni di agitazione. Nel tentativo di calmarli Lucifer casta prestidigitation con l'intento di rafrescare le bestie, ma con sua estrema sorpresa uno dei due viene interamente ricoperto da una spessa coltre di ghiaccio, mentre l'altro accusa un profondo malore. Stesso malore che colpisce Ishamel. Inizia a delinearsi sempre più chiaramente quanto solo anticipato da Amerge e Corrisogni, utilizzare la magia nel deserto può avere conseguenze imprevedibili.

I Guardiani del circolo della Luna riescono a calmare ed al contempo a curare l'olifante infartato con l'aiuto di un Apollo improvvisatosi druido, in assenza di Norberto che aveva preferito ricoprire il ruolo di gufo esploratore. Mentre Lucifer e Rod si attardano per sghiacciare l'olifante surgelato, usando le loro armi come rompighiaccio estremamaente costosi, il resto del gruppo procede la marcia con passo spedito, preferndo non trovarsi nel deserto una volta calato il sole. Le ultime luci del giorno allungano le ombre delle quattro case che compongono l'insediamento, quando la comitiva raggiunge Crinieranova. Tutti si dirigono alla Locanda, meno Apollo che si attarda ripercorrendo i propri passi nel deserto. Preoccupato per le sorti dei compagni ancora nel deserto, ordina al proprio famiglio, la civetta, di andare a cercare gli amici e di tornare a fare rapporto.

Nel deserto, una volta calato il sole, Lucifer e Rod perdono la vista e l'udito, Lucifer, mezz'elfo qual è rimane sbalordito dal non riuscire a vedere al buio per la prima volta da che ne ha memoria. Con un intuizione geniale, Lucifer si aggrappa alle corde della staccionata e usandole come guida prosegue il cammino trascinandosi dietro Rod e l'olifante. Durante la loro marcia, malgrado la loro cecità, Lucifer e Rod riescono a distinguere delle auree luminose nel deserto, tra le quali spicca quella che riconoscono essere la civetta di Apollo. Rincuorati da questa scoperta proseguono il loro viaggio con l'intento di riconiungersi al resto del gruppo il prima possibile.

Crinieranova

Felix l'allegro apripista di Vibrass, R.I.P.

Nel frattempo, il resto del gruppo, escluso Apollo, entra nella locanda di Crinieranova. Qui fa la conoscenza di un ranger, la cui descrizione corrisponde a quella di uno dei compagni di Jikan. L'incongruenza nei racconti del ranger riguardo l'olifante esploso lungo la via non lascia alcun dubbio al gufo Norberto che informa Sal. Il druido però si rivela alquanto maldestro nel passare l'informazione al resto del gruppo, venendo scoperto dal ranger che fugge precipitosamente dalla locanda, dirigendosi verso il deserto. Ha inizio un inseguimento serrato. Il più reattivo è sicuramente il gufo Norberto che cerca in ogni modo di rallentare la fuga del ranger, infliggendogli un "profondissimo" taglio sulla nuca. Quando Ishmael si prepara a scagliare un incantesimo in direzione del fuggitivo, dalla sua bocca sgorgano una serie di bollicine rosa che gli impediscono di parlare, rendendogli impossibile completare l'incantesimo. Mentre Sal guarisce Ishmael usando a sua volta la magia, un innocuo flamph viene evocato davanti ai loro occhi e si aggira indisturbato per il villaggio semi abbandonato. Proprio in quel momento sopraggiunge Apollo, di ritorno dalla sua breve esplorazione notturna nel deserto. Notando la confusione chiede a Ishmael di ragguagliarlo concisamente sulla situazione. Venendo a conoscenza dell'identità del ranger, non esita un istante a precipitarsi al suo inseguimento mentre in lontananza Ishmael lo mette in guardia dall'usare la magia. Correndo letteralmente al doppio della velocità del fuggitivo, Apollo lo raggiunge in breve tempo. Noncurante degli avvertimenti di Ishamel, il ladro evoca una spada dalle tenebre e e lacera irrimediabilmente il petto del nemico. Sopraggiunge allora Pam che non si stupisce siano presenti tre Apollo, ma si scaglia sul ranger immoblizzandolo a terra. Il tentaivo di fuga è fallito malamente.

Di lì a poco Lucifer fa il suo ingresso nel villagio, seguito da Rod e dall'olifante scongelato. Messo al corrente della situazione si unisce ad Apollo e Norberto nel torturare il prigioniero, mentre gli altri si ritirano nelle proprie stanze alla locanda. L'unica preoccupazione dei tre amici è quella di ottenere più informazioni possibili sull'acerrimo nemico. Si viene così a scoprire che Jikan li attende a Tartarus con l'intenzione di tender loro un'imboscata. Il ranger, già ferito gravemente da Apollo non sopravvive alle cure dei tre amici. Segue una scena tragicomica. Lucifer, con l'intenzione di essere pronto ad ogni evenienza, assume le sembianze del ranger per testarne la versosimiglianza. Ma qualcosa va storto, il ranger è pelato, senza sopracciglia, completamente glabro dalla testa ai piedi. Una volta dismesso l'incantesimo, la situazione non cambia, Lucifer è incredulo.

Terminato l'interrogatorio si dirigono alla locanda. Una volta entrati, sentono un forte rumore di vetri che si infrangono e si precipitano all'esterno. Un enorme pripistrello sta volando a est, sembra provenire dalle stanze della locanda che si trovano al secondo piano. "É Alabardaaaaa" si sente gridare, Pam si precipita fuori dalla locanda insieme agli altri guardiani del circolo della Luna e tutti insieme si lanciano nell'ennesimo inseguimento, scomparendo nel deserto notturno.

La civetta di Apollo prende il volo, mentre i membri della Mano Nera riflettono sulla situazione con freddezza. Lanciarsi nel deserto di notte è troppo pericoloso e mentre cercano una soluzione la finestra temporale si chiude e ogni traccia di Alabarda e dei suoi inseguitori svanisce nella notte. Non rimane che raccogliere le proprie forze riposando alla taverna e confidare nel ritorno del famiglio di Apollo.

Alla prima luce del giorno seguente, all'alba, guardano a est e fortunatamente scorgono il famiglio di ritorno. Inizia in quel momento il loro viaggio atrraverso il Deserto di Tar, lontano dalla strada battuta, con il Tabaxi a guidarli. Dopo poche ore di cammino si palesano le prime difficoltà a camminare nelle sabbie del deserto. Tutti tranne il Tabaxi, arrancano e affondano sempre di più a causa dei moti imprevedibili della sabbia che avvolge prima i loro piedi, poi le loro caviglie ed infine le loro ginocchia.

La Tempesta

La Prova

Il drappello di avventurieri e Felix vengono colti alla sprovvista da una violenta tempesta di sabbia e magia selvaggia. Il potere magico che imperversa incontrollato stuzzica la gemma custodita da Ishmael che inizia a surriscaldarsi ed a incrinarsi.
Allo stesso tempo un Behir scava la sua via fuori dalle dune, pronto ad assalire i malcapitati.

Lucifer attacca immediatamente sferrando un poderoso quanto irrilevante assalto ad una delle gambe del gigantesco mostro. Ishmael invece opta per un approccio molto pragmatico e trasforma il Behir in un grasso scoiattolone. Contemporaneamente ingaggia una battaglia mentale per mantenere Grob imprigionato nella gemma, ma lo stregone ha la meglio. Ishmael abbandona la gemma e fugge terrorizzato nel deserto.
Grob spasima per evadere, i suoi poteri sono amplificati e inizia a lanciare incantesimi attraverso la gemma.

Contemporaneamente, appaiono dei tabaxi dall'aria solenne che raccolgono il povero scoiattolo e informano il gruppo che questo non è un modo onorevole di affrontare La Prova. Si apprestano a colpire lo scoiattolo, forzandolo a ritrasformarsi nel Behir.
Lucifer tenta invano di convincerli che l'onore è un concetto labile. I tabaxi sono irremovibili.

Avendo intuito che la situazione non si risolverà pacificamente, Norberto sfodera la sua temibile trasformazione in rinoceronte. Apollo, trattenendo a stento la gioia di poter cavalcare di nuovo Norberto, raccoglie la gemma e si prepara a tirarla nella bocca del Behir. La speranza è che si distruggano a vicenda.

Lucifer spiega ai tabaxi che l'onore lo obbliga a far tornare il Behir lui stesso e si fa ridare lo scoiattolone. Nascondendosi accuratamente, prova ad avvelenare lo scoiattolo con del Succo di Ipnorospo prima di farlo ritrasformare.
Quello che il povero Lucifer non sapeva è che l'effetto del Succo di Ipnorospo, nonostante il nome possa trarre in inganno, è di scambiare i corpi tra due esseri viventi. E fu così che il povero Felix si ritrovò intrappolato nel corpo mastodontico del Behir e viceversa.

Ignaro della situazione, Apollo lancia la gemma nelle fauci del mostro.

A questo punto Ishmael si riprende e prova a cercare la via di ritorno verso il gruppo mentre la tempesta imperversa furiosa.
Tutti combattono furiosamente il mostro matrioska. Tra un'incornata, una spadata e l'altra il Behir soccombe e con lui l'anima del povero Felix.
Grob si libera dalla prigionia e fugge nel deserto. Con la consapevolezza di aver fatto un casino gli eroi si godono l'applauso dei tabaxi.
I tabaxi soddisfatti degli eroi prescelti, li conducono al loro accampamento.

L'accampamento tabaxi

Prefix, il capoclan dei Custodi delle Stelle

All'accampamento il gruppo si ricongiunge ad Alabbarda ed ai Guardiani della Luna.
Si viene così a sapere che i tabaxi sono i Custodi delle Stelle, il loro compito è di testare e preparare gli eroi mandati dal Circolo della Luna a domare il deserto. Per la prima volta nella storia i Guardiani della Luna hanno fallito la prova, due volte. Non mancano di rimarcare i tabaxi ad ogni occasione, facendo sprofondare nella vergogna Sal, Rod e Pam.

Fortunatamente, c'è un'altro gruppo di eroi che si è rivelato degno.
Apollo, Norberto e Ishmael iniziano subito l'addestramento speciale dei Custodi delle Stelle. Lucifer nel frattempo, non essendo esattamente l'allievo modello in questioni non militari, si annoia e distrattamente di avvelena con un funghetto di Spanky McGee. Soltanto grazie all'intervento tempestivo di Ishmael e Norberto il maldestro guerriero si salva.

Norberto termina l'addestramento egregiamente, imparando a chiamare a sè la natura con un potente ruggito.
Anche Ishmael si rivela portato per apprendere le vie del deserto. Nonostante privo di vibrisse, riesce a muoversi agilmente ed a orientarsi nel deserto come un vero tabaxi.
Il povero Apollo, dopo una settimana infernale, riesce ad apprendere i rudimenti della lingua tabaxi e tutte le formule necessarie per il rituale da svolgere al Centro del Deserto.

Il gruppo è ora attrezzato per prendere la direttissima per il Centro, anche se questa sosta ha ulteriormente aumentato il vantaggio di Jikan.

Viaggio al Centro

L'Inseguitore Invisibile che ha assalito il gruppo nel mezzo del deserto. Chi l'avra' inviato?

Il gruppo parte spedito in compagnia dei guardiani e Alabbarda, l'obiettivo è raggiungere il centro più in fretta possibile. Le nuove abilità di Ishmael permettono una traversata rapidissima.
Mentre Lucifer tenta con successo di salvare un grosso uovo rosso dalla furia del deserto, il drappello viene assalito da un misterioso e intangibile nemico. Con grande difficoltà, l'essere viene stritolato tra le spire di un ipovedente Norberto. Sal confida di aver già incontrato esseri del genere: D'Rango Illhope spesso evoca questi cacciatori invisibili per catturare i prigionieri di Alcantranz.
Il viaggio procede spedito recuperando un po' del tempo perso all'accampamento tabaxi.
Durante il tentativo di aggirare un accampamento hobgoblin, il gruppo viene sorpreso dallo spirito di Grob. Ishmael gli intima di godersi il deserto e non disturbare più la Mano Nera. Lo stregone, terrorizzato da vane minacce di rinnovare la sua prigionia nella pietra, si ritira. Come ultimo atto di disprezzo, attira l'attenzione degli hobgoblin sul gruppo che è quindi obbligato a fuggire.
La notte Lucifer sogna una grossa aquila bianca con gli occhi rossi che gli intima di restituire suo figlio (l'uovo) al deserto. La somiglianza dell'essere all'occhio rosso nella visione di Ghido Cachi è sconcertante e convince Lucifer a discuterne con Corrisogni.
Dopo una marcia forzata la combriccola raggiunge le sponde del Mar D'Ossa. Il Centro è sempre più vicino.

La pista facile seguita da Ishmael attraverso il Deserto Occidentale

Traversata del Mar D'Ossa

Hey-ho...hey-ho...la balena uccidero'...

Un Apollo canterino conduce il gruppo attraverso il mare di sabbia che si ritrae disgustato alle note Tabaxi prodotte dal ladro. La processione procede tranquillamente, nonostante l'opprimente consapevolezza che la vita di tutti sia letteralmente appesa a uno starnuto.
Dopo una lunga marcia, il drappello incontra un'isoletta su cui riposare. Proprio mentre si discuteva il da farsi, una gigantesca onda anomala oscura l'orizzonte e in pochi attimi travolge gli avventurieri con una forza irresistibile.
Grazie ad un'improvvisata cordata, al Nodo Inamovibile e soprattutto ad un provvidenziale intervento di BoaBerto buona parte del gruppo scampa a morte certa. I Guardiani della Luna vengono spazzati via dalla corrente, assieme a buona parte dei possedimenti del gruppo.
Neanche il tempo di riprendere il fiato e una nave capitanata da una ciurma di scheletri investe Lucifer in pieno volto gridando inspiegabilmente "ALL'ARREMBAGGIO!!!". Gli avventurieri colgono il suggerimento e, ingolositi dalla possibilità di ottenere una nave in mezzo al mare, lanciano un contrassalto.

Gli avventurieri si dividono assaltando la nave sia da prua che da poppa, chi affrontando il nemico a viso aperto e chi provando a cogliere il nemico di sorpresa alle spalle. Lo scontro si svolge sul ponte della nave e hanno presto la meglio sulla ciurma di scheletri, ad eccezione di Alabbarda che viene sopraffatta e dilaniata in volto dalle fauci di uno scheletro. Rimane "in vita" soltanto il capitano della nave che racconta loro la storia della creazione della nave (avvenuta innumerevoli anni addietro) e della centenaria caccia alla Balena Bianca del Mare d'Ossa. Una perlustrazione della nave porta al ritrovamento di un cospicui bottino, qualche cadavere, una spada senziente (che Apollo disintegra a causa del tremore incontrollato delle proprie mani) e di un flumph rinchiuso in una segreta, il quale stringe amicizia con Norberto presentandosi come Julius III delle Lunghe Piane di Greenfield. Norberto, che durante il combattimento ha tentato ancora una volta di utilizzare la magia, è diventato il primo dragonborn di colore blu elettrico, aggiungendosi a Lucifer (completamente glabro e dalla testa scintillante) alla lista delle vittime della caotica magia di questo luogo inospitale.

- Alabbarda è sconsolata
- la Balena chiede loro di uccidere il Capitano
- Apollo prova a spiare il Capitano per capire come si guida la nave
- Ishmael studia l'assurdo libro trovato nella cassa da morto v
- Julius III diventa l'ombra di Norberto
- dopo una nottata di trame la nave arriva nei pressi del vortice e Apollo la mattina seguente decide di prendere l'iniziativa e staccare la testa al capitano
- i tre occhi del capitano fuoriescono dalla testa mozzata e reagiscono, paralizzando Alabbarda e iniziando a trasformarla in pietra. Lucifer nel frattempo prova a prendere il timone della nave
- Nel frattempo la tempesta soffia sempre più forte, Apollo si tuffa per salvare Alabbarda e Norberto è costretto a trasformarsi in un condor per avere salva la vita e tenere saldo il timone. Ritrasformato in Dragonborn, lancia l'Urlo dei Tabaxi.
- Nessuno tuttavia si accorge di un masso gigante che si sta dirigendo contro la nave
- Gli avventurieri decidono di lanciarsi sul masso prima dell'impatto: subito dopo la nave viene disintegrata dal masso
- Un'enorme Balena Bianca giunge solennemente in loro soccorso, spalancando la sua gigantesca bocca. Li porta su un'isolotto dove sembra che la tempesta si sia calmata e, come ultimo dono, li rinvigorisce e li cura.

Uig-Ni-Atset

- un altro masso si stacca però dal ciclone e si dirige verso di loro nella zona sicura, nella quale si trova una città (simile a un minareto). Da una delle torri si sporge Finfet che fa cenno loro di correre verso la città e cala una corda, sulle quale il gruppo si arrampica accorgendosi di stare scendendo invece che salire in una città capovolta
- saliti in cima alla torre trovano Finfet con un vecchio guerriero senza un braccio e completamente glabro in armatura. "Siamo il vostro esercito, qui la magia è al nostro servizio", cura Alabbarda che nel frattempo era diventata completamente di pietra. Poi pone a tutti loro la stessa domanda " tu perchè sopravvivi?" e gli offre un nargilè con peyote e rugiada del turbine del deserto. Lucifer non ci pensa due volte e inizia ad aspirare... è una bella botta! (rivede sogni e visioni, anche sull'Idiota Immortale)
- ognuno di loro al primo tiro ricorda cose che non pensava di poter ricordare, Fix scava nelle loro menti per far trovare loro delle risposte sul Primo Viaggiante e Ghido Kaki
- "il centro della terra è una lacrima di una dea rancorosa"
- scoprono che Jikan li ha aspettati al burrone, questo lo ha rallentato ma poi ha tirato loro un invisible stalker
- scoprono anche che possono raccogliere una goccia di magia pura nel centro del deserto e berla: in un caso su 100 si acquista l'immortalità, in 9 casi su 100 si può esprimere un desierio, in 90 casi su 100 la magia ti disintegra (ma in quel preciso momento puoi porre una domanda su una qualsiasi verità dell'universo e avere la risposta prima di scomparire)
- hanno a disposizione una piccola truppa e la mappa del centro del vortice dove comparirà Jikan. Nell'occhio del ciclone si può usare la magia liberamente

Finiti i preparativi, il drappello, forte dei nuovi elementi, si avventura nei sotterranei di Uig-Ni-Atset. Ad attenderli negli umidi e bui sotterranei della città dei simpatici Womboli e un'affamata gelatina cubica.
Studiata la situazione e appresi i rudimenti di volo in deltaplano, è il momento di planare verso il primo gruppo di Cristalli con la speranza di raggiungere rapidamente il Centro.

Dentro al Ciclone

I Cristalli sono un rompicapo difficile. Vengono fatti diversi tentativi ed esperimenti, uno dei quali coinvolge uno scoiattolo evocato da Lucifer. Da lui, Norberto apprende i dettagli del Patto delle Tre Noci e altre curiosità su questi esserini.
Con la sua proverbiale affabilità, il druido è molto pratico nel raggirare il malcapitato scoiattolo e a convincerlo ad attraversare uno dei cristalli. Nel frattempo i compagni di Norberto lo osservano divertiti, ignari del profondo cambiamento indotto nell'animo del loro compagno.
Lo scoiattolo imbragato attraversa, in qualche modo, il Cristallo e sparisce.
Mentre tutti si guardano negli chiedendosi silenziosamente: -E adesso?
Apollo interviene col suo famiglio e un brillante piano per scoprire cosa c'è al di là dei cristalli.

Appurato che oltre al terzo cristallo ci sono altri cristalli, si decide di proseguire per quella via. Non dopo aver appreso, da dei cavalieri scheletrici di passaggio, che tutti gli scheletri si stanno radunando per accogliere degli ospiti in arrivo entro l'alba. La questione è sospetta, ma per il momento insoluta.

Oltre al cristallo il gruppo cade nell'imboscata di Grob che, sempre più potente, resuscita dal deserto i cadaveri malconci dei Guardiani della Luna e dell'hobgoblin. In un aspro scontro, i redivivi Guardiani vengono sconfitti e Grob è messo in fuga, non prima di aver lanciato nefaste minacce e rinnovato l'appuntamento al Centro.
Sal, in un ultimo sconsolato momento di lucidità rivela la destinazione di due dei quattro cristalli, permettendo al gruppo di proseguire.
Il Centro è in vista, vicino come non mai, ma un temibile Djinn sbarra la strada.

Lo scontro è inevitabile, ma sorprendentemente il gruppo impega pochi secondi a liberarsi del Djin. Sopraffatto dall'intensità degli attacchi di Valerian e Lucifer, ormai sconfitto e con la sabbia che scorre copiosa dalle innumerevoli ferite, soccombe sotto il colpo di grazia del mezz'elfo. Il tanto agognato desiderio, che tutti gli elfi spariscano immediatamente, viene così esaudito. Nello stupore di tutti, Lucifer perde ogni sembianza elfica e per qualche istante appare estremamante disorentato, ma in poco tempo si riprende e si pone alla guida del gruppo.

Cinque dita colossali si ergono tra le dune di sabbia, immortalate nell'atto di racchiudere un turbinio di lame di pitera che si sprigiona al loro interno: il Centro. Non appena messo piede sull'immaginario palmo della mano colossale, la terra trema e decine di fontane d'ossa affiorano dalla sabbia. Scheletri di ogni creatura immaginabile fluttuano nell'aria formando cicloni di ossa che convergono in un unico punto dando vita ad un gigantesco scheletro umanoide. Il torace della creatura rieccheggia della voce di Grob lo Stregone che accoglie così il manipolo di avventurieri.

Apollo non perde tempo, si lancia tra le gambe del non morto e in un attimo compone la sua lama intrecciando filamanti di materia oscura. Lo scheltro, privato della gamba tranciata dal fendente del ladro, crolla a terra reggendosi sulle proprie braccia. Valerian e Lucifer riescno così ad arrampicarsi agilmente sulle sue anche da dove sferrano incessanti colpi alle difese dello stregone, che cerca in ogni modo di ricomporre il suo esoscheletro. Mentre Ishmael scaglia la consueta raffica di fasci d'energia, Norberto, intrappolato nella morsa della magia di Grob, lotta tanto disperatamente quanto inutilemnte cercando di liberarsi. Nella furia dello scontro nessuno si accorge di Jikan che, accompagnato da un chierico e un guerriero, si è avvcinato loro fermandosi presso un dito della mano colossale. Solo quando il chierico si lancia in una corsa sfrenata alla volta del vortice, tutti notano la presenza di un Jikan dalla statura estremamente ridotta rispetto al passato.

Lo Scontro Finale

Jikan avvisa il gruppo che la goccia potrebbe essere l’unico modo per salvare il mondo da un destino di chaos e distruzione ma questi, ancora scottati dal tradimento commesso del giovane mago, ignorano i suoi avvertimenti e si lanciano all’attacco.
Ancora intralciati dalla morsa del deserto che cerca di trascinarli a fondo Lucifer e Apollo riescono a liberarsi e si dirigono tra due delle dita per intercettare Jikan e il guerriero e fermare al contempo il chierico che nel mentre si è gettato nel vortice pericolosamente in direzione della goccia.
Sphynx, sparisce come di consueto nel buio del crepuscolo, sollevando qualche dubbio nei compagni circa la sua effettiva utilità all’interno del gruppo.
Norberto si trasforma liberandosi dagli impedimenti e si dirige di soppiatto verso Jikan in cerca di vendetta mentre Kiryvala aiuta come può Ishmael, che sembra essere svenuto.
Finfet dimostra le sue doti da abile cecchino iniziando a colpire i nemici dalla lunga distanza grazie alle sue ingegnose invenzioni.

Ishmael si risveglia con le grida di Cenerella che rieccheggiano nella sua testa e la trova a letto partorente. Nonostante non sia fisicamente presente, realizza presto di poter interagire in qualche modo con la scena. Il suo Patrono aleggia nell'aria avido di riscuotere ciò che gli era stato promesso. Gabriel tenta di scacciarlo, mentre Cenerella soffre un parto tutt'altro che naturale.
In questa caotica situazione, Ishmael, senza il minimo dubbio, si getta in aiuto del suo patrono evocando un diavolo che interrompe l'esorcismo di Gabriel impegnandolo in uno scontro per la vita.
Grazie al tempestivo intervento del suo servo, il patrono ottiene il pargolo. La vita di Cenerella si spegne durante il parto con la consapevolezza di non essere riuscita a salvare il proprio figlioletto.

Lo scontro al centro del vortice prosegue con Lucifer e Apollo che supportati dalla distanza da Pacha e Finfet riescono facilmente ad abbattere il guerriero e lo scheletro controllato da Grob.
Jikan, pensando di fluttuare al sicuro a bordo di un disco volante da lui stesso evocato, lancia la contro-offensiva evocando delle minuscole meteore che gli ruotano intorno e vengono prontamente scagliate sul gruppo. Norberto atterra appena in tempo sul disco per distrarre il mago e inizia una colluttazione cercando di interromperlo.
Sphyx ricompare dal nulla alle spalle di Jikan e il silenzio del combattimento viene squarciato dal ruggito Tabaxi “Colpo del Drago Nascenteeeeeeeeeee”; il mago scompare misteriosamente nel piano astrale.

Apollo, per impedire al chierico di raggiungere la goccia, la fa magicamente schizzare lontano e grazie alla sua estrema velocità si precipita a recuperarla prima di chiunque altro, facendola ingerire dal suo famiglio dopo averlo debitamente istruito di esprimere il desiderio che il suo padrone diventi immortale. La dea fortuna sorride alla civetta che dopo essere diventata enorme e saggia riesce ad ottenere l’immortalità per il suo padrone prima di tornare di dimensioni normali, con gli occhi perennemente segnati da questa mistica esperienza di conoscenza dei segreti del mondo.

Norberto trancia di netto la testa di Jikan, non appena questo ricompare dal piano astrale, confuso dallo scenario che ritrova davanti ai suoi occhi. Quando il chierico accorre per tentare di resuscitarlo, Norberto incenerisce la testa mozzata, impedendo così la resurrezione.
Lo spirito di Grob aleggia e preso di mira da un Ishmael ritornato in forze si dissipa nella notte. Il combattimento è terminato. Il mondo sembra essere salvo, per ora.

Una notte tranquilla(?)

Il gruppo, dopo aver spogliato i resti di Jikan e compagni, si accampa nei pressi del Centro.
I tentativi di Lucifer di reclutare nuovi membri della Mano Nera falliscono miseramente, ma fanno emergere il passato di Valerian come membro della gilda dei Porci Volanti, nonchè padre di Viluron.
Ishmael per evitare di dover raccontare al guerriero che è stata proprio la Mano Nera ad esiliarlo da Pokrob, scovare il suo nuovo nascondiglio ed ucciderlo impietosamente, lo accompagna in disparte e lo uccide.
Sphynx, Kiryvala e Finfet si accorgono dell’accaduto e riportano in vita il compagno facendo salire la tensione nell’accampamento; sollecitato da Valerian il povero Finfet è costretto a rivelare all’amico la verità sul figlio e i quattro abbandonano il gruppo della Mano Nera alla volta di Uig-ni-Atset.
Mentre il gruppo dorme sonni tranquilli Ishmael evoca Belial per riscattare i favori che questo gli aveva promesso una volta portato a termine la missione nel deserto tuttavia quest’ultimo non si rivela molto collaborativo, motivo per il quale il warlock evoca anche Baalzebul, il signore delle Menzogne, mostrando al patrono che ha ben compreso i suoi insegnamenti ingannando un’altra entità demoniaca.
Non contento, dopo la dipartita dei due patroni, Ishmael evoca anche il suo primo patrono. Anche lui non prende bene la notizia dell'esistenza di altri contendenti per l'anima di Ishmael, ma dopo uno sfogo di rabbia iniziale si calma.
Il Primo Patrono, si complimenta con il suo protetto per il lavoro svolto fino ad ora e svolge uno strano rituale al Centro che accorcia l'avvento della prossima goccia di magia pura da 50anni a 3anni.
Questa nottata di incontri coi patroni lascia a Ishmael il compito di recuperare anime per i suoi patroni, in cambio della sua.

Ritorno a Uig-ni-Atset

Ignari degli avvenimenti notturni, il gruppo riparte alla volta di Uig-ni-Atset.
I nuovi Guardiani della Luna vengono accolti in maniera trionfale e celebrati da Prefix e dalla cittadinanza. Gli eroi narrano le proprie gesta, abbellendo un po' le parti più cruente e fornendo una prospettiva alternativa su come il gruppo si sia diviso dopo lo scontro finale. Vengono anche insigniti con le collane da Guardiani della Luna, riconosciute in tutte le comunità tabaxi e druidiche.

Con le buone notizie, più in privato, arrivano anche le brutte. La magia selvaggia si ripresenterà di nuovo, non dopo i consueti 50 anni, ma dopo 3. Tutto ciò è ovviamente colpa dell'infido mago Jikan e del suo malvagio operato.

E' il momento di considerare come procedere, il tempo non è molto e il percorso spinoso.
Prefix offre al gruppo la possibilità di restare ad allenarsi nella sua città. L'offerta è prontamente, ma gentilmente, rifiutata. Nonostante ciò, mantenersi in contatto è fondamentale, ed è così che Apollo giunge ad un'epifania: aprire una sede della Mano Nera a Uig-ni-Atset.
Dopo una tenue resistenza, anche Prefix deve convenire che è la soluzione più logica e acconsente.
Il futuro si staglia tetro e minaccioso all'orizzonte, ma per fortuna ci sono degli eroi responsabili e valorosi a farsene carico.